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ventitreesima puntata

È solo calcio con Margiotta, Pigozzo e Cuomo: «Dobbiamo continuare ad avere questa fame». Rivedi la puntata

Ospiti in studio il difensore del Vicenza, l'ex attaccante biancorosso e il portiere dell'Arzignano
Gli ospiti: Pigozzo, portiere dell'Arzignano, Cuomo, Massimo Margiotta ex biancorosso e Federico Pesavento club Prime Uve (COLORFOTO)
Gli ospiti: Pigozzo, portiere dell'Arzignano, Cuomo, Massimo Margiotta ex biancorosso e Federico Pesavento club Prime Uve (COLORFOTO)
E' solo calcio puntata del 15/02/2024

Margiotta e i suoi gol. Ma anche Cuomo e il suo zampino nei gol del Vicenza di Vecchi. Da quando l'ex difensore del Crotone è arrivato in biancorosso, in questo mercato di gennaio, il Lane ha sciolto le briglie. Si è risvegliato e ha cominciato a macinare punti. Il passo falso con il Lumezzane è ormai alle spalle, i tre successi di fila con Pergolettese, Atalanta under 23 e Pro Vercelli hanno aperto squarci di sereno. Di questo scatto d'orgoglio biancorosso s'è parlato nel corso di È solo calcio, l'approfondimento condotto da Nicola Gobbo in diretta dall'auditorium del Giornale di Vicenza. Sono intervenuti Giuseppe Cuomo, difensore del Lane, Massimo Margiotta, ex bomber biancorosso e attuale responsabile del vivaio dell'Hellas Verona, Federico Pesavento (Prime Uve Biancorosse), Riccardo Pigozzo, portiere dell'Arzignano.

«Siamo contenti di quel che stiamo facendo, dobbiamo continuare ad andare in campo con la fame, vincere più partite possibili e raggiungere la migliore posizione in classifica. Vecchi ci fa stare tranquilli, è un allenatore che dà tanto negli allenamenti. Restare qui? Mi piacerebbe una volta terminata la stagione, perché mi sto trovando bene con la società e con tutti» - ha detto Cuomo. Il Vicenza ora è atteso dal Renate: «Proveremo a fare bottino pieno questa settimana, ma sarà una sfida dura». Da uno che gli attaccanti li marca, ad uno che ha sempre messo una certa tensione ai difensori. Ci sapeva fare eccome Margiotta, sempre nei cuori dei tifosi biancorossi. «Non è facile mantenere alte le aspettative. Il Vicenza vive di tanti ricordi, bellissimi, ma non è scontato ora raggiungere gli obiettivi, non è facile. Non è detto che una squadra come il Vicenza debba vincere il campionato a mani basse. Non è detto che in un anno tu vinca un campionato solo perché hai una storia, sono passati dei Palloni d'oro etc. E non è vero che ora i giocatori del Lane corrono e prima non correvano. Non si può pensare di comandare sempre, per tutto l'arco di una gara, e che una squadra corra 90'. Il Vicenza sta costruendo qualcosa e a prescindere dal risultato finale le aspettative devono essere quelle di un percorso di costruzione assieme a Vecchi, sperando di fare qualcosa di importante nel finale di stagione».

«Più che Nobile Provinciale, penso al Vicenza in questo momento come nobile decaduta - ha affermato "Pesa" Pesavento -, per il momento resta una stagione deludente, ma abbiamo visto dei buoni segnali. Ho, abbiamo un cruccio come tifosi: la squadra non abita qui. Deve stare a Vicenza e vivere questa città». Si è parlato anche di linea verde. Margiotta: «I giovani devono farsi trovare pronti. Sono come gli stranieri, bisogna aspettarli. Ma ce ne sono tanti di bravi: Talarico me lo ricordo bene all'inizio a Vicenza, aveva la stessa voglia di adesso. E all'Arzi ci sono Boseggia e Bernardi, che faranno strada».

Dal Vicenza ai giallocelesti del presidente Lino Chilese. «Ceter ha segnato un gol pazzesco - ha dichiarato Pigozzo -, l'ha presa bene e forte, io ero anche un po' in avanti. Siamo già concentrati alla prossima gara col Novara, per noi fondamentale. L'Arzignano? Devo solo ringraziare la società che mi ha fatto esordire tra i professionisti». Margiotta ha speso anche qualche parola per Franco Ferrari. «A me piace tanto e attaccanti così ce ne sono pochi in Italia in questo momento. Non credo che Diana fosse un folle, ma Vecchi probabilmente quando è arrivato ha capito delle cose, ha fatto dei passaggi e toccato alcune corde giuste. Così Ferrari è tornato a fare quello che sa fare».

Marta Benedetti