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Diciassettesima puntata

È Solo Calcio, Dalle Carbonare striglia il Lane: «Serve un bagno di umiltà». Rivedi la puntata

Ospiti anche Erald Lakti dell’Arzignano, l'ex centrocampista biancorosso Daniele Fortunato e la giornalista Alberta Mantovani
E' solo calcio 21/12/2023

Comincia una nuova storia biancorossa. E ne sono iniziate tante negli ultimi anni e addirittura mesi. Tocca a Stefano Vecchi risollevare le sorti del Vicenza, a partire già da stasera, quando al Menti arriverà l'Alessandria. È stata una settimana incandescente. Della rivoluzione biancorossa, cominciata dopo la sonora sconfitta di Trento con le dimissioni di Rinaldo Sagramola, hanno parlato gli ospiti di È solo calcio. L'ultima puntata del 2023 è andata in onda ieri, l'ha condotta il caposervizio dello sport del Giornale di Vicenza, Eugenio Marzotto, e con lui hanno dialogato la giornalista del GdV Alberta Mantovani, l'ex presidente del Lane, Pieraldo Dalle Carbonare, l'ex centrocampista Daniele Fortunato ed il gialloceleste Erald Lakti.

«Un bagno di umiltà e riportare tutto a Vicenza a gennaio». Ha le idee chiare Dalle Carbonare, che è rimasto come tutti sorpreso dalle dimissioni di Sagramola. «Non conosco Vecchi e non posso giudicare ma dovrà lavorare sia sulla testa che sulle gambe, perché la squadra non corre. Serve soprattutto un bagno di umiltà. Pensare di vincere sentendosi forti non funzionerà mai. E poi la vera mossa di mercato è una sola a mio avviso: riportare tutto a Vicenza, allenamenti e giocatori». «Spero questa società trovi pace perché negli ultimi mesi sono stati cambiati troppi tecnici, diesse e direttori generali - ha affermato Fortunato -. Vecchi? Non è un allenatore molto espansivo. È uno "normale", perché non ha l'ambizione di giocare in modo spettacolare, cerca il risultato».

L'ex centrocampista biancorosso ha fatto anche un piccolo passo indietro. «La sconfitta di Diana è il primo tempo del Mantova. Essere elastici va bene ma mettersi a 4 dietro, lui che ha sempre giocato a 3, mi ha fatto capire che la squadra non poteva andare lontano. Il compito di Vecchi è fare punti e arrivare ai playoff in una buona condizione, con una squadra che non sia spenta. Quando si insedia un nuovo allenatore, non prepara più di tanto la partita, ci mette un po' di logica. Contro l'Alessandria probabilmente non vedremo grandi cambiamenti, se non che Vecchi gioca a 4 dietro». Si è parlato del mercato che tra pochi giorni aprirà i battenti. «La rosa è folta - ha osservato Mantovani -, ci saranno parecchie uscite. Non penso ad una rivoluzione ma si concretizzeranno 3-4 arrivi sempre legati alle uscite. Certo è che non potranno esserci mezze misure. Ierardi sì o no, per esempio? La scelta dev'essere netta». Dalle Carbonare: «Non mi è piaciuta l'uscita del direttore sportivo Matteassi che ha detto ci saranno tante uscite. È di disturbo nella testa dei giocatori».

E si è parlato anche del futuro del Vicenza, di quel che potrebbe succedere fuori dal campo. «Ho visto l'ultima volta Renzo Rosso, alla cena organizzata da Otb, senza entusiasmo. Aveva lo sguardo spento, non come all'inizio. Lo vedo stanco - ha detto Mantovani -. Bisogna vedere se sarà Stefano Rosso a portare avanti i discorsi. Sagramola? Evidentemente si è rotto qualcosa con la società».

Il Vicenza con l'Alessandria, ma l'Arzignano scenderà in campo prima contro i ragazzi terribili dell'Atalanta U23. Lakti, che non ci sarà perché squalificato, ha suonato la carica: «Partiremo dall'ultima gara, quella con la Pro Vercelli, che ci ha regalato una grande vittoria. Loro giocano senza pressione, per questo mettono in difficoltà le grandi. Ma anche noi sappiamo come si fa. C'è un ottimo gruppo e siamo sereni. Poi Bianchini è bravo perché in allenamento ci mischia sempre e non fa mai capire chi gioca. Chi dell'Arzignano farebbe comodo al Lane? Penso Parigi».