L'impresa dell'Arzignano, il tracollo del Vicenza e lo sfogo di Renzo Rosso, la decisione di mandare la squadra in ritiro e il silenzio stampa. Le ultime quarantotto ore sono state convulse. Lo precisa subito Luca Ancetti, condirettore del Giornale di Vicenza, in apertura di puntata: «È un inizio di settimana strano». L'ex centravanti del Vicenza e procuratore sportivo Massimo Briaschi, l'attaccante dell'Arzignano, Francesco Grandolfo, il giornalista Corrado Ferretto e il telecronista di ElevenSports, Federico Pampanin, sono stati gli ospiti di È solo calcio, l'approfondimento andato in onda ieri pomeriggio nell'auditorium del GdV.
Crisi Vicenza, festa Arzi
Tanta agitazione in casa Vicenza. Nessun tesserato è potuto intervenire per la scelta, della società, di tenere il silenzio stampa fino a sabato. La squadra è in ritiro e Briaschi ha parlato proprio di questo. «Non so se sia la medicina giusta. Ma il ritiro diventa necessario in situazioni come questa». Il momento difficile, anzi difficilissimo del Lane, e, più a ovest della provincia, l'enfasi. Onore al Grifo, che ha spiegato le ali con l'ex capolista Pordenone di Mimmo Di Carlo. «Non abbiamo fatto tanta festa, eravamo esausti per la partita, ci siamo goduti l'aperitivo postgara però» - spiega subito Grandolfo, autore del gol pronti-via che ha spianato la strada all'Arzignano. «Ci dobbiamo prendere parecchi meriti perché siamo partiti forte, nelle ultime settimane abbiamo lavorato su questo e impostando la gara in un certo modo siamo riusciti a prevalere». Pampanin: «L'Arzignano non corre il rischio di compiere voli pindarici perché mattoncino su mattoncino ha fatto l'impresa. Tutti si danno una mano e questo fa la differenza in serie C». I complimenti di Briaschi: «L'Arzignano è una delle poche squadre che gioca da squadra».
Lo sfogo di Renzo Rosso
Si è parlato ovviamente dello sfogo social del patron Rosso. «Credo che lo scopo fosse dare una scossa, una motivazione ai giocatori. Rosso non farà un passo indietro» - la spiegazione di Ferretto. «Un messaggio strategico», per Pampanin. «Quando un presidente si espone così, in una piazza come Vicenza, e verso una squadra che sta attraversando un momento di difficoltà, il tifoso si sente ancora più in dovere di criticare il giocatore. Un'uscita così, a mio avviso, porta ancora più pressione all'ambiente». «Io - chiarisce Briaschi - sono per risolvere i problemi all'interno dello spogliatoio». In questo momento c'è tanto che non va nel Vicenza. «Vedo poca personalità - sostiene Briaschi, che chiede poi "Chi è il capitano del Vicenza?" -. Dovrebbe essere quel giocatore che si guadagna con le prestazioni la fiducia dei compagni. Non c'è un leader. E poi ho notato nel Vicenza un calo generalizzato, soprattutto fisico. Il concetto è che se non hai gli occhi della tigre, non vai da nessuna parte».
Grandolfo e il riscatto
Tanti gli argomenti affrontati. Anche il riscatto personale di Grandolfo. «Il digiuno da gol? Non è facile se fai l'attaccante ma la cosa migliore è continuare a lavorare e aspettare che la ruota giri. Non è facile nemmeno stare in panchina ma ad Arzignano c'è un gruppo talmente bello e unito, che anche se stai fuori sei felice che il compagno che ti sostituisce faccia bene. E comunque anche la panchina m'è servita. Se facciamo calcoli? No, Bianchini non ce lo permette perché ci fa lavorare come matti». Chi vincerà il campionato? Briaschi sceglie una battuta: «Le possibilità che la Pro Sesto ha di arrivare davanti a tutte sono le stesse che ho io di vincere il superenalotto». Chi vivrà vedrà. Nel frattempo, È solo calcio. Ma i tifosi biancorossi vogliono tornare ad esultare.
I tifosi possono scrivere (prima dell'inizio della puntata) al numero whatsapp 335-6605272 o via mail a esolocalcio@ilgiornaledivicenza.it. Anche questa puntata, come tutte le altre, può essere rivista in qualsiasi momento (e da qualsiasi dispositivo) collegandosi al sito del GdV nell'apposita sezione di "È solo calcio".