Due vittorie, convincenti e importanti. È la prima volta dall'avvio dell'appuntamento del lunedì di "È solo calcio" che nel salotto di Luca Ancetti Vicenza e Arzignano si ritrovano entrambe con il sorriso.
Un Lane che ha ritrovato finalmente l'abbraccio della sua gente e che al termine del match ha festeggiato sotto la Sud: «È stato il fine partita che aspettavamo tutti, vorremmo fosse sempre così - ha commentato Ronaldo, ospite sponda Vicenza -. Sentiamo il loro sostegno e abbiamo anche capito la loro delusione».
Sponda Arzignano invece Giacomo Parigi ha commentato l'abbraccio del gruppo a centrocampo a fine partita: «È un rituale che hanno fin dallo scorso anno, ed è molto bello».
Attorno al tavolo dell'auditorium del GdV altri due "pezzi da novanta" dello sport made in Vicenza: il direttore organizzativo del Sassuolo, Andrea Fabris, e l'avvocato procuratore Claudio Pasqualin. «Ho avuto la fortuna di vederli abbastanza spesso - ha esordito Fabris - e un complimento particolare va a Ronaldo, a Vicenza manca da tanto tempo un giocatore come lui».
Un appunto che ha trovato molto d'accordo anche Pasqualin che ha aggiunto: «Probabilmente dai tempi di Di Gennaro, è un vero direttore d'orchestra». Ma non sono mancati nemmeno i complimenti all'Arzignano: «Ho grandissima stima dell'Arzignano, è un gruppo compatto, valore determinante in categoria. Ci sono tutti i presupposti per una bella partita lunedì prossimo».
Sì, perché nel posticipo della prossima giornata sarà tempo del "derbino" tutto vicentino tra i biancorossi e i giallocelesti. «Una partita che si prepara come tutte le altre», ha detto Parigi. «Per loro, i giocatori, magari sì - ha incalzato Fabris - ma credo che sia per Rosso che per Chilese sarà una settimana di passione».
L'angolo tattico di Linea Lane ha però riportato l'attenzione sul fine settimana scorso, quando al Menti finalmente ci si è divertiti, come ha sottolineato il vice-caposervizio dello sport del GdV, Giancarlo Tamiozzo: «In particolare sono due gli aspetti emersi: un approccio più leggero da parte della squadra, che deve capire che indossare questa maglia e avere un tifo di questo tipo è un vantaggio e non un peso. Poi c'è un modulo, il 3-4-2-1, che sembra in questa fase dare equilibrio alla squadra e di fatto uno degli aspetti più positivi è che non si è preso gol».
Cosa è cambiato dunque dall'arrivo di Modesto? «Il mister però è stato bravo in pochi giorni a farci capire il suo modo di giocare - ha detto Ronaldo -. Andiamo in campo con le idee chiare. C'è bisogno ancora di tempo, ma lui ha cercato di farci capire che siamo una squadra forte, che dovevamo solo tirare fuori le nostre qualità».
Tante le perle, dal gol di Greco a quello di Stoppa, passando per il rigore di Ronaldo (paragonato da Andrea Fabris a Maxime Lopez del suo Sassuolo) e il tocco delizioso di Rolfini. Ma anche il gran gol di Parigi, in una gara da "operai" dell'Arzignano, come piace definire la sua squadra al presidente Chilese: «Non siamo solo operai, abbiamo anche qualità, quando il campo ce lo permette giochiamo bene a pallone. Poi quando c'è bisogno tiriamo fuori anche il lato operaio», ha sottolineato Parigi.
Pasqualin ha poi aggiunto: «Il Lane sembra aver ritrovato quella voglia di mangiare l'erba che è fondamentale in questa categoria, che è l'inferno dei dannati. E spero che Rosso si ficchi in mente, lo dico con il doveroso rispetto, che deve tirare fuori qualche soldino in più: di questi tempi giocare a calcio ha senso solo in Serie A». Parole importanti, che hanno trovato anche d'accordo Andrea Fabris, che ha portato l'esempio virtuoso del Sassuolo.
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