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Serie D

Gomes, gol e bei ricordi con Cancelo e Joao Mario

L'attaccante del Montecchio in passato ha giocato nelle nazionali giovanili del Portogallo e ha trascorsi anche al Sassuolo
Gomes de Pina con la maglia del Montecchio esulta dopo un gol
Gomes de Pina con la maglia del Montecchio esulta dopo un gol
Gomes de Pina con la maglia del Montecchio esulta dopo un gol
Gomes de Pina con la maglia del Montecchio esulta dopo un gol

Gomes de Pina, l'attaccante dalla testa d'oro che fa sognare Montecchio. Grazie alla rete del 2-0 siglata a Villafranca (dove la sconfitta ha comportato l'esonero di Filippo Damini e l'arrivo dell'ex Arzignano Manuel Spinale) che di fatto ha chiuso i conti, l'attaccante castellano Alberto Aladje Gomes de Pina trascina la formazione di Vittadello a un importante successo in ottica salvezza e al contempo si insedia al comando della classifica cannonieri a braccetto con Zerbato del Caldiero e Osorio della Virtus Bolzano a quota 6. «Segnare fa ovviamente sempre piacere - spiega il bomber - anche se ritengo che in primis venga sempre il bene della squadra: senza i miei compagni infatti farei ben poco».

Capocannoniere con sei gol, tutti di testa

La cosa interessante è che tutti i gol del numero 9 biancorosso sono stati siglati di testa: il primo della preziosa collana è stato siglato ai danni della Luparense, successivamente è toccato a Campodarsego, Dolomiti, Adriese, Este e appunto Villafranca. «Molte delle reti sono giunte sugli sviluppi di calci piazzati che proviamo spesso in settimana e che vengono calciati molto bene dai miei compagni; me la sono sempre cavata abbastanza bene con il colpo di testa ma ritengo che questa sia una pura fatalità... L'unica cosa che conta è che in un modo o nell'altro la palla finisca alle spalle dei portieri avversari».

Portogallo, una selezione giovanile: Gomes è il terzo in piedi da sinistra
Portogallo, una selezione giovanile: Gomes è il terzo in piedi da sinistra

Dal mondiale giovanile al profumo di Serie A

Approdato a Montecchio lo scorso agosto, l'attaccante nato in Guinea Bissau il 22 ottobre 1993 a soli 13 anni ha lasciato l'Africa per raggiungere il padre in Portogallo dove ha subito messo in mostra le sue indiscutibili doti tecniche tanto da aver indossato a lungo la casacca delle rappresentative nazionali portoghesi U19-U21 (giocando assieme a Cancelo, Joao Mario, Willian e partecipando al mondiale giovanile in Turchia) per poi approdare in Italia grazie alla chiamata del Padova e giungere successivamente - nel 2013 - in forza al Sassuolo durante la gestione Di Francesco. «"Purtroppo quell'anno sono stato bersagliato da diverse problematiche fisiche (rottura menisco e pubalgia), ho così avuto modo di giocare il triangolare Tim contro la Juve e Milan ma non sono riuscito ad esordire in Serie A».

Tra presente e futuro

Parlando infine del suo futuro l'ariete alla corte di Mario Vittadello, nel cui curriculum si evidenziano diversi anni vissuti tra la Lega Pro (pure una parentesi al Real Vicenza) e la Serie B, conclude dicendo: «A Montecchio mi trovo davvero bene, siamo una squadra nuova ma stiamo crescendo e sono convinto che se riusciremo a trovare la giusta quadratura potremo toglierci delle belle soddisfazioni; ora penso solo a fare del mio meglio per la causa castellana. E poi, un giorno, non sarebbe male tornare a calcare il palcoscenico professionistico». 

Francesco Meneguzzo