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Calcio dilettanti

Insulti razzisti all'avversario. Dieci giornate ad un quindicenne

Il giocatore è stato messo fuori rosa dalla società di appartenenza che si è scusata per l'accaduto

Le parole usate dal giudice sportivo sono tanto chiare quanto il tenore della squalifica comminata ad un ragazzino di 15 anni che gioca in una squadra dell'Ovest Vicentino impegnata nel campionato regionale. «Squalifica per dieci giornate per insulti ed espressioni ingiuriose a sfondo razziale verso un avversario». Quell'avversario era di colore, uno dei tanti che giocano nei campetti di provincia o in categorie più alte praticamente in ogni squadra veneta.

Solo che stavolta a fare la differenza in campo non è stato un dribbling o una corsa a perdifiato, ma l'atteggiamento di un coetaneo che ha continuato per tutta la partita ad offendere l'avversario con parole razziste che non sono però sfuggite all'arbitro dell'incontro che non poteva ignorare quanto stava accadendo. Il giudice ha così deciso che l'età non conta davanti a fatti di questo rilievo e che le offese a sfondo razziale non rappresentano certo una bravata. Adesso il ragazzotto non giocherà per dieci giornate che in poche parole significa aver chiuso la stagione qui, su un campo da calcio dopo aver preso di mira pesantemente l'avversario. Stagione finita anche perchè la società di appartenenza l'ha messo fuori rosa, in sostanza non potrà nemmeno allenarsi con i suoi compagni. La stessa società inoltre ha prontamente mandato una lettera di scuse al ragazzo vittima degli insulti e alla società affrontata domenica scorsa.

Eugenio Marzotto