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LA RIPRESA DEL CARTIGLIANO

Cartigliano, a posto così. «Speriamo di restare sani»

«Il nostro mercato è chiuso», parola del direttore sportivo del Cartigliano Leopoldo Torresin. Dopo le cessioni di Kokkolari e Dalla Rizza e gli arrivi di Simic e Mantovani, la rosa dei biancazzurri può definirsi completa. Per il ritorno in campo, previsto il 23 gennaio salvo ulteriori slittamenti, Alessandro Ferronato potrà contare sul recupero di Amorildo Gjoni e sul progressivo rientro di Jurgen Muraraj. Fermo, invece, capitan Di Gennaro. «Come tutti stiamo vivendo nella speranza che nessuno si ammali – dichiara il ds Torresin – perché giocare con l’incognita del covid è davvero una specie di roulette russa. La sera vai a letto contando su un giocatore, la mattina dopo ti svegli e scopri di averne tre o quattro positivi o in quarantena. Fare calcio così è difficile, ma bisogna andare avanti». Le prossime due gare del Cartigliano saranno in trasferta: Spinea e Cattolica, due occasioni per migliorare il rendimento esterno. «Sebbene siano due squadre che occupano gli ultimi posti in classifica – spiega Torresin – io temo molto le prossime due partite. Spinea e Cattolica sono squadre che hanno ancora la possibilità di salvarsi e che, proprio per questo, sono sicuro che affronteranno il girone di ritorno con il coltello fra i denti. Hanno fatto mercato, si sono rinforzate, ma soprattutto stanno trovando la giusta quadra settimana dopo settimana. Avrei meno preoccupazioni se dovessimo andare a giocare contro una big… Non dovremo minimamente sottovalutare l’avversario altrimenti corriamo il rischio di inciampare. C’è da valutare anche la nostra condizione fisica, dopo questa lunga sosta».•. A. I.