Padova - Arzignano Valchiampo 4-0, il tabellino
Padova (4-3-3): Donnarumma; Kirwan, Delli Carri, Faedo, Favale (34’ st Villa); Fusi, Crisetig, Varas (20’ st Dezi); Valente (20’ st Capelli), Bortolussi (34’ st Zamparo), Liguori (41’ Radrezza).
A disposizione: Rossi, Zanellati, Perrotta, Belli, Crescenzi, Cretella, Tordini. All. Vincenzo Torrente.
Arzignano (4-3-1-2): Boseggia; Davi, Milillo, Boffelli, Gemignani (42’ st Campesan); Lakti, Casini (34’ st Zanon), Antoniazzi; Centis (42’ st Baretta); Mattioli (25’ st Faggioli), Lunghi.
A disposizione: Pigozzo, Botti, Barba, Piana. All. Giuseppe Bianchini.
Arbitro: Aleksandar Djurdjevic di Trieste; assistenti: Fabio Dell’Arciprete di Vasto, Francesco Piccichè di Trapani. Quarto Ufficiale: Marco Zini di Udine.
Reti. Pt: 5’, 10’ Liguori (P); st: 40’ Zamparo (P), 44’ Dezi (P).
Note. Terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori 3389 di cui 2449 abbonati per un incasso di 6031 euro. Ammoniti: Antoniazzi (A), Gemignani (A), Davi (A), Favale (P), Faedo (P), Dezi (P), Bianchini (A). Angoli: 3-6. Recupero: pt 1', st 5'.
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SERIE C 28a GIORNATA RISULTATI E CLASSIFICA
La cronaca di Padova-Arzignano
Secondo tempo
Dopo 5' di recupero arriva il triplice fischio all'Euganeo. Il Padova batte 4-0 l'Arzignano in una serata da dimenticare per la banda Bianchini, che paga a caro prezzo le tante assenze, ma soprattutto un approccio pessimo al match.
45' 4-0 DEL PADOVA. Splendido gol di Dezi che cala il poker.
40' TRIS DEL PADOVA Zamparo fa 3-0
30' Ancora 2-0 per il Padova. È successo poco in questo secondo tempo fin qui. Il Grifo ha il pallino del gioco, ma non affonda. Al 27' proteste giallocelesti per un intervento su Lunghi, lanciato a rete, non sanzionato dalla terna arbitrale. Nel frattempo l'Euganeo canta, mandando "tutta Vicenza" in quel posto.
15' Non cambia il risultato all'Euganeo: Padova avanti 2-0. Il Grifo prova a spingere per riaprire il match ma non dà l'impressione di poterci riuscire.
Squadre di nuovo in campo. Si riparte, nessun cambio tra primo e secondo tempo!
Primo tempo
45' Termina 2-0 il primo tempo all'Euganeo. Dopo la doppietta in avvio di Liguori, il Padova ha concesso all'Arzignano il pallino del gioco, troppo sterile fin qui: nessun intervento a referto per il portiere patavino. Dall'altra parte invece al 36' ci ha provato Fusi da fuori area, tiro potente, ma centrale, alzato sopra la traversa da Boseggia.
30' Sempre 2-0 a Padova. La formazione di Torrente dopo il doppio vantaggio concede un po' di campo all'Arzignano, che fin qui non è mai stato in grado però di impensierire Donnarumma.
15' Avvio difficile per il Grifo a Padova, già sotto di due gol con la doppietta di Liguori. Poco fa l'Arzignano ha provato a rialzare la testa: cross di Davi da destra, zuccata di Antoniazzi alta di non molto.
10' RADDOPPIO PADOVA. Ancora Liguori, dopo il palo colpito da Bortolussi su cross di Favale, il numero 21 insacca
5': GOL PADOVA. Biancoscudati subito avanti con Liguori. Il Padova passa in vantaggio: Valente da sinistra trova Liguori, che si libera troppo facilmente di Gemignani, e trafigge Boseggia.
Partiti!
Padova-Arzignano: il prepartita
È un Arzignano spuntato quello che si presenta all'Euganeo contro il Padova, secondo della classe. Mister Bianchini deve rinunciare a Parigi, febbricitante, e a Menabò, infortunato. In campo dunque c'è un attacco "verde" con Centis dietro a Mattioli e Lunghi, del tutto inedito. Per il resto invece mister Bianchini può fare affidamento sui suoi "soliti".
Racimolati quattro punti (e più di qualche rimpianto) dal trittico Giana-Virtus-Novara, nella ventottesima tappa stagionale l’Arzignano è impegnato oggi a Padova (alle 18.30), una tappa dolomitica visto le difficoltà che Casini e compagni si troveranno ad affrontare.
I biancoscudati occupano la seconda piazza della classifica con 58 punti (ben 23 in più della banda Bianchini) frutto di 16 vittorie, 10 pareggi e 1 sola sconfitta giunta tra l’altro tra le mura amiche ad opera della corazzata e capolista Mantova; altre quattro compagini sono riuscite ad uscire con un punto: sono Trento, Lumezzane, Renate e Pro Patria, mentre le restanti sono state costrette ad alzare bandiera bianca.