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Serie C

L'Arzignano sogna un anno (gol)oso

di Anna Fabrello
Si è concluso un 2023 da applausi per i giallocelesti. Ora la ciliegina sulla torta sarebbe un innesto per il reparto avanzato

Un 2023 storico. La conquista dei playoff e, fin qui, una splendida riconferma in Serie C. L'Arzignano ha chiuso il girone d'andata a quota 25, gli stessi punti della passata stagione (e non due in meno come erroneamente scritto in precedenza): «Sono soddisfatto, forse siamo un po' a credito - ha detto mister Giuseppe Bianchini commentando il girone d'andata dei suoi dopo il pareggio con l'Atalanta U23 -, però tutto sommato il nostro percorso fin qui è stato quello che dovevamo fare. Ovviamente c'è da continuare a lavorare perché la stagione è ancora molto lunga». A commentare questa prima parte anche il trequartista Alberto Lunghi: «Abbiamo superato delle difficoltà e lo abbiamo fatto da squadra, quindi credo sia positivo. Cosa mi aspetto dal 2024? Di fare meglio, sia personalmente che come squadra».

Diciannove giornate che si traducono in sette vittorie, quattro pareggi e otto sconfitte per il Grifo che ha subìto 19 gol e ne ha fatti 15. Numeri in cui pesano parecchio le quattro reti incassate sia per mano di Legnago alla prima e Triestina. Due sconfitte pesanti, ma completamente diverse: l'Arzignano ha infatti iniziato la stagione con il piede sbagliato con una sonora sconfitta (4-0) in terra veronese. Tutt'altra storia invece quella contro l'Alabarda, in cui il Grifo è riuscito a tenere testa ad una tra le migliori formazioni del campionato, uscendo dal campo con un risultato fin troppo severo. Specchio di un momento complicato vissuto da Casini e compagni tra ottobre e novembre: quattro sconfitte e un pareggio in cinque partite, in cui la prestazione non è praticamente mai mancata, ma è sempre stata macchiata da qualche disattenzione e imprecisione, pagata a carissimo prezzo dai giallocelesti.

Indiscutibilmente però i, soli, 15 gol segnati sono il "problema" principale di mister Bianchini che è il terzo peggior attacco del girone, ma al contempo la quinta miglior difesa. Logico pensare dunque che, se l'Arzignano dovesse intervenire sul mercato nell'imminente finestra di "riparazione", è facile pensare che il diesse Mattia Serafini stia pensando a qualche movimento là davanti, dove, i numeri (e non le prestazioni) penalizzano le bocche da fuoco del Grifo, anche se mister Bianchini non s'è sbilanciato dopo il pareggio contro l'Atalanta U23, rimandando i discorsi a dopo la sosta che in questi giorni anche giocatori e entourage gialloceleste si stanno meritatamente godendo.

A mantenere le aspettative fin qui il solito Giacomo Parigi, miglior marcatore tra i suoi con 5 reti, con Grandolfo che lo segue a quota 3. La delusione maggiore forse fino ad ora Ibou Balde, che fin qui, tra infortuni e prestazioni sottotono, ha collezionato solo 10 presenze, senza andare mai a referto per gol e/o assist. Discorso a parte per i giovani Canato e Cazzadori, ancora a secco, con il primo che sta trovando reti e continuità con la formazione Primavera, mentre il secondo è stato chiamato in causa diverse volte da Bianchini, soprattutto nel periodo in cui Grandolfo è rimasto ai box per infortunio.