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Il personaggio

Il cuore a Bologna e l'emozione della C con l'Arzignano. Duecento volte Riccardo Casini

di Francesco Meneguzzo
Il centrocampista gialloceleste ha centrato il prestigioso traguardo tra i pro. «Unico rammarico il mancato esordio in serie A con la maglia rossoblu»
Riccardo Casini con la moglie Carlotta e il figlio Tommaso sul prato del Dal Molin
Riccardo Casini con la moglie Carlotta e il figlio Tommaso sul prato del Dal Molin
Riccardo Casini con la moglie Carlotta e il figlio Tommaso sul prato del Dal Molin
Riccardo Casini con la moglie Carlotta e il figlio Tommaso sul prato del Dal Molin

«Spiace non essere riuscito ad esordire in Serie A con il Bologna ma personalmente sono molto felice e soddisfatto di quanto fatto finora». Queste le parole del centrocampista dell'Arzignano Riccardo Casini, faro della mediana gialloceleste che ha tagliato il prestigioso traguardo delle 200 presenze tra i professionisti.

Cresciuto nel Bologna

Cresciuto nelle giovanili del Bologna, Casini per un anno ha fatto pure la spola tra la Primavera e la prima squadra rossoblu (guidata all'epoca prima da Pierpaolo Bisoli e poi da Stefano Pioli nella stagione 2011/2012) esordendo in Coppa Italia - nella sfida contro il Crotone- ma non riuscendo a debuttare nella massima serie calcistica italiana. «Ricordo benissimo quel giorno, è stata un'emozione incredibile anche perché di fatto fu la prima gara ufficiale nel calcio dei grandi. In campionato, purtroppo non ho giocato (in squadra c'erano elementi del calibro, tanto per fare qualche nome, di Diamanti e Di Vaio) ma è stato fantastico "vivere" alcuni stadi -come ad esempio lo Juventus Stadium- da bordo campo. Avendo fatto tutta la trafila nel Bologna sarebbe stato fantastico debuttare in A con quella maglia, purtroppo non è andata così...».

L'album dei ricordi

Inevitabile riavvolgere il nastro e rivivere assieme al numero 4 gialloceleste le tappe più importanti di un cammino che ha visto il giocatore nato a Ferrara il 2 febbraio 1992 farsi apprezzare anche al Prato, Catanzaro, Forlì, Torres, e Arzachena. «Non potrò mai dimenticare le emozioni provate quando -con la maglia del Prato- segnai il mio primo gol da professionista al Perugia; penso che un'altra pagina importante sia quella scritta lo scorso anno con l'Arzignano quando siamo riusciti a strappare un tagliando per la corsa ai playoff al termine di un cammino eccezionale».

Dall'inferno al paradiso

Anche se non è giunta tra i professionisti, per il mediano al quinto anno ad Arzi una data indelebile è senza ombra di dubbio quella di domenica 15 maggio 2022 quando, a Chioggia, centrò la promozione in Lega Pro al fotofinish. «Sono stati novanta minuti pazzeschi nei quali sembravamo prima "morti" e poi risorti... probabilmente le stesse parole non bastano per riuscire a descrivere quella centrifuga di emozioni provate in quel pomeriggio».

Obbiettivo 300

Messi da parte 200 gettoni, Casini (che ringrazia la moglie Carlotta per il sostegno, insieme al figlioletto Tommaso di 2 anni) ha idee ben chiare guardando al futuro. «Voglio migliorarmi e puntare alla soglia delle 300 presenze tra i professionisti».