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Il giorno dell'addio

Paolo Rossi, lacrime e applausi. La moglie: «Vicenza è stata la scelta migliore per salutarlo»

Il figlio Alessandro, Cabrini, Antognoni e Conti con il feretro a spalla (Colorfoto)
Il figlio Alessandro, Cabrini, Antognoni e Conti con il feretro a spalla (Colorfoto)
I funerali del campione Paolo Rossi

«GRAZIE VICENZA». LE PAROLE DI FEDERICA, MOGLIE DI PAOLO ROSSI

«Vicenza è stata la scelta giusta. Non sono vicentina, non conosco bene Vicenza: ci sarò venuta una decina di volte. Ma tutta la forza che qui ho sempre sentito, l'amore nei confronti di Paolo mi hanno fatto scegliere. Il mio cuore mi ha detto: "devi andare lì" per l'ultimo saluto a Paolo, ed è stata la scelta giusta». Così Federica Cappelletti ha spiegato la sua scelta e ringraziato Vicenza al termine della cerimonia funebre. «Paolo è stato ricordato in altre città che ringrazio e ringrazierò. Ma Vicenza ha e ha avuto da sempre una marcia in più».

«Paolo si dava molto alle persone, era un uomo semplice e generoso e ho ritenuto opportuno aprire il mioù dolore che racconta anche la grandezza di Paolo, i suoi sentimenti, la sua voglia di essere uno tra i tanti». Poi. con queste parole la moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, ricorda il marito nel giorno dei suoi funerali. «Paolo era
della gente».

 

I funerali a Vicenza voluti dalla moglie (N. Negrin)

 

IL SOTTOSEGRETARIO VARIATI «LA SCELTA DI VICENZA RACCONTA PIÚ DI MILLE PAROLE» 

«Oggi a Vicenza abbiamo salutato Paolo Rossi. La sua scelta di celebrare il funerale qui racconta più di mille parole il suo attaccamento per una squadra, una comunità, una città in cui non era nato ma che divennero le sue». Lo afferma il Sottosegretario all’Interno, ed ex sindaco di Vicenza, Achille Variati, presente in Cattedrale al funerale di Paolo Rossi. «Le infinite dimostrazioni d’amore viste in questi giorni - conclude - sottolineano però l’altro fondamentale aspetto di Rossi, al di là e prima della sua assoluta grandezza come giocatore: la sua umanità, mitezza, disponibilità, gentilezza. Per l’ultima volta il suo popolo lo abbraccia».

 

ORE 13 - LA SALMA DI PAOLO ROSSI DIRETTA A PERUGIA. Dopo i funerali a Vicenza, il feretro di Paolo Rossi sarà trasportato a Perugia dove domani sarà cremato. L’arrivo del feretro è previsto nel pomeriggio intorno alle 17.30, al cimitero monumentale della città, dove sarà sistemato fino a domani mattina quando, intorno alle 9, sarà spostato allo stadio Curi. Qui il Perugia Calcio e il Comune gli renderanno omaggio con una cerimonia strettamente privata. Successivamente - secondo quanto si è potuto apprendere - il feretro sarà di nuovo trasportato al cimitero per la cremazione

 

L'uscita del feretro dal duomo (N. Negrin)

 

ORE 11.40 - L'USCITA DEL FERETRO DAL DUOMO. Il feretro di Paolo Rossi, al termine della celebrazione funebre, è stato riaccompagnato in spalla dal figlio Alessandro e dagli ex compagni campioni del Mondo dell'82, con in testa un commosso Antonio Cabrini, nella piazza del Duomo Santa Maria Annunciata. Qui è stato accolto da una folla di tifosi, dai vicentini e dagli amici che non sono voluti mancare all'ultimo saluto. «Pablito, Pablito» e tanti applausi, lacrime, abbracci. Al termine, le rose poste come gesto d'amore sopra la bara dalle figlie e dalla moglie. Sulla bara chiara, anche la maglia azzurra della Nazionale e la sciarpa della Lanerossi Vicenza.

 

ORE 10.40 - L'OMELIA «Paolo ci ha lasciati a sorpresa, come quelle che faceva ai suoi avversari in campo. Sorpresa per noi cittadini, ma anche per i suoi amici del Lane e del Mondiale 82 che non immaginavano la gravità del male. Perché Paolo, come ha ha fatto per tutta la vita ha vissuto la malattia con la stessa discrezione, lo stesso garbo di sempre». Il funerale di Pablito è celebrato da monsignor Ruaro, sacerdote diocesano delegato dal vescovo, in un clima di profonda tristezza ma anche di serenità, come avrebbe voluto il campione. «La sua grandezza è stata di essere un fuoriclasse, ma mai un personaggio. Ora ti allenerai nella Coverciano del cielo».

Così il sacerdote nell’omelia: «Proviamo a raccontare Paolo come cristiano. In una recente intervista diceva "appartengo ad una generazione per la quale i valori cristiani erano importanti". È stato chierichetto. Ha iniziato a giocare nella squadra messa su del prete della parrocchia. Una settimana in seminario gli è bastata a fargli capire che quella non era la sua strada».

«Dopo la vittoria del mondiale in Spagna gli chiesero quale era stato il momento più bello. "La finale della finale.Questo fu il momento più bello, vedere la gioia che avevamo dato agli italiani"» ha concluso monsignor Ruaro.

 

ORE 10.30 - L'INIZIO DELLA CERIMONIA FUNEBRE.  Sono trecento le persone in Duomo, ma sono altrettante fuori, cercando di rispettare le norme di distanziamento ma con il grandissimo desiderio di salutare per l’ultima volta Paolo Rossi. Alla partecipano, oltre ai familiari, gli amici di sempre, gli ex compagni di squadra, ma anche, tra gli altri, il presidente della Figc, Gabriele Gravina (la lettera aperta per ricordare Pablito), il segretario Aic Gianni Grazioli e un altro grande ex Vicenza Roberto Baggio.

 

L'arrivo del feretro accompagnato dai campioni (N. Negrin)

 

ORE 10,20 - I CAMPIONI PORTANO IN SPALLA IL FERETRO. È partito il corteo funebre con il feretro di Paolo Rossi portato in spalla dai campioni dell'82. Marco Tardelli, Giancarlo Antognoni, Antonio Cabrini e Fulvio Collovati, ex compagni di nazionale di Paolo Rossi nella vittoria del Mondale ’82, sono tra coloro che hanno portato la salma dentro la cattedrale di Vicenza, dove sta per iniziare la cerimonia funebre. All’esterno i cori della gente ad intonare "Paolo, Paolo...". Numerose le persone che hanno voluto portare l’ultimo saluto al campione.

 

L'arrivo del gagliardetto del Vicenza (N. Negrin)

 

ORE 10 - IL GAGLIARDETTO DEL LANE. L'arrivo del gagliardetto del Vicenza. Così Stefano Rosso, presidente di LR Vicenza: «È stato il campione del popolo, da lui ho imparato tanto».

«Il suo sorriso me lo porterò sempre dentro». A parlare è Beppe Bergomi fuori dal duomo, pochi istanti prima del funerale di Paolo Rossi. L'ex difensore, campione del mondo assieme a Pablito nel Mondiale dell'82, ha anche lavorato assieme a Rossi, come commentatore di tante partite. «Incredibile la leggerezza con cui sapeva trattare il calcio».  Fuori della Cattedrale per l'addio a Paolo Rossi anche Paolo Maldini, Alessandro Altobelli, Stefano Tacconi. 

 

ORE 9,30 - L'ARRIVO IN  DUOMO La salma di Paolo Rossi è giunta poco fa in piazza Duomo a Vicenza, dove alle 10,30, in Cattedrale, inizierà la cerimonia funebre. Ad accogliere il campione per l'ultimo saluto, alcuni storici Azzurri. Tra i primi Alessandro Altobelli: «Anche io volevo dargli la mano per l’ultima volta. Ai mondiali l’abbiamo aiutato stavolta non potevamo fare niente».

Per quanto riguarda il funerale, l'accesso sarà riservato ai soli invitati della famiglia. Sono attese molte autorità, una rappresentanza del LR Vicenza, esponenti del mondo del calcio e del giornalismo sportivo, amici dell'amatissimo bomber provenienti da tutta Italia. Per evitare gli assembramenti sarà vietato anche l'accesso alle piazze e alle vie attorno alla Cattedrale. 

La funzione sarà trasmessa in diretta tv su Rai2 e su Sky Sport.

 

ORE 8.30. IL RICORDO DELL'EX MOGLIE DI ROSSI. «Strade diverse, ma comunque sempre legati: abbiamo un figlio che ci unisce. Paolo era una persona così dolce che non aveva senso escluderlo dalla mia vita. Io mi sono risposata e anche lui ha conosciuto Federica, una donna stupenda e che gli è stata accanto in modo straordinario in questo periodo così doloroso», racconta la prima moglie di Pablito, la vicentina Simonetta Rizzato che è stata vicina all’ex marito anche nelle ultime ore della sua vita. «L’ho visto il giorno prima che morisse. Sono andata a trovarlo in ospedale a Siena e ci siamo detti addio». 

 

ORE 8. Saranno loro ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. I ragazzi dell’82. Quei campioni che insieme a Paolo Rossi hanno segnato la storia di un Paese. Hanno condiviso un Mondiale, hanno condiviso la vita, sono rimasti un gruppo compatto anche dopo anni di distanza, scambiandosi messaggi fino all’altro giorno. E oggi torneranno ad unirsi. Senza, però, quella urla di gioia che ancora sono stampate nella memoria degli italiani. Senza, però, quella voglia di scherzare e di ridere come ancora ricordano tutti loro. No, ci saranno le lacrime, la tristezza e la commozione.

Saranno, però, ancora una volta uniti con il loro compagno e si stringeranno attorno a Federica, a Sofia Elena, a Vittoria, ad Alessandro e a Simonetta. Saranno i ragazzi dell’82 a trasportare il feretro di Pablito. Lo accompagneranno in spalla dall’oratorio del Gonfalone, in piazza Duomo, alla Cattedrale, dove alle 10.30 inizierà la cerimonia per l’ultimo saluto al grande campione e cittadino onorario di Vicenza. «Uno di noi». 

 

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