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La festa

Orsato, fischi di gioia: il sogno è la finalissima con un “rito” segreto

“Schio va ai Mondiali”. Così Daniele Orsato, arbitro della sezione di Schio prossimo alla trasferta di fine novembre in Qatar. Saranno dei Mondiali senza l’Italia. Tuttavia, a rappresentare l’azzurro ci sarà il fischietto di Recoaro, che porterà con sé gli assistenti Alessandro Giallatini e Ciro Carbone. «Rappresenteremo la provincia -aggiunge Orsato - tutti gli appassionati avranno motivo di orgoglio di avere un arbitro vicentino ai Mondiali». 
Tutta la terna era presente venerdì pomeriggio in sala consiliare a Schio, ospite del Sindaco Valter Orsi e dell’assessore allo sport Aldo Munarini. Lì gli arbitri hanno ricevuto l’investitura dell’amministrazione comunale in vista dei Mondiali e hanno dato il via alla festa della sezione Aia “Aldo Frezza”. I riflettori si sono poi spostati a Brogliano, dove si è tenuta la cena per celebrare il quarantennale della sezione scledense, assieme ad alcuni dei volti storici. La serata è continuata con le premiazioni per i direttori di gara e gli osservatori più meritevoli. Tra i premi sezionali si segnalano: il “Figc” ad Andrea Dalla Costa, l’ “Aldo Frezza” a Maicol Guiotto, il “Città di Schio” a Filippo Fornasa, e l’“Achille Santacaterina a Davide Pedroni”. Il premio regionale “Giacomo Borgo” è andato all’osservatore Enrico Barracano mentre il riconoscimento “Le Tre Valli” spetta all’arbitro benemerito Livio Bazzoli. 
Dirigente federali hanno speso parole d’elogio per i giovani. Sì, perchè dal 1981 ad oggi, la zona dell’Alto Vicentino ha sfornato talenti: tra questi Orsato, Sebastiano Peruzzo (il più giovane di sempre ad esordire in Serie A) e Daniel Borgo (prossimo al ritiro dopo anni di presenza nei massimi livelli del calcio a 5). Se si è arrivati a tanto, lo si deve anche ai presidenti di sezione che si sono succeduti: da Antonio Spillare, Samuele Levato, Natalino Tagliapietra, Emanuele Zenere, Giampietro Maino fino a Michele Dalla Vecchia, oggi in carica. «40 anni di storia e sembra ieri - gioisce l’attuale numero uno della sezione- una storia che sta dando grandi soddisfazioni». Un augurio ai tre del mondiale. «Partite fieri di voi e di quello che avete costruito nel tempo. Siete sul tetto del mondo e dovete aspettarvi l'inaspettato, perché non succede, ma se succede… ». Il riferimento, pur con grande scaramanzia, va ad una possibile finalissima sotto la direzione di Orsato, che raggiungerebbe così a 47 anni l’apice della carriera. In attesa di scoprire se ci arriverà, il fischietto vicentino fa una confessione. «Nessuno mi ha mai chiesto il gesto scaramantico, è arrivato il momento di dirlo: quando entro in campo prendo il pallone che è sul conetto, lo alzo al volo e lo riprendo, è un gesto di saluto ai miei figli e di riconoscimento nei confronti di mia moglie, lo faccio prima di ogni partita».

Edoardo Maria Francese

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