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Nicchi promuove la Var «C’è poco da cambiare»

Un arbitro consulta la Var dopo un fallo di gioco dubbio
Un arbitro consulta la Var dopo un fallo di gioco dubbio
Un arbitro consulta la Var dopo un fallo di gioco dubbio
Un arbitro consulta la Var dopo un fallo di gioco dubbio

Un bilancio «positivo» della Var al suo secondo anno in Italia, con l’auspicio che possa «sempre migliorare» anche perchè ormai «c’è poco da cambiare». Al di la delle polemiche (l’ultima nella finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta: «Non siamo abituati a tornare indietro per parlare di quello che è successo»), il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi premia i suoi arbitri e l’operato della tecnologia in campo, rilanciando con la Var nei playoff di Serie B e dall’anno prossimo in pianta stabile anche nel campionato cadetto: «All’inizio c’era scetticismo sulla Var in Serie B perchè non eravamo pronti a livello numerico per operare con il protocollo Fifa. Ora stiamo facendo bene, la Var è stata utilizzata in modo corretto e il prossimo anno la porteremo anche nel campionato cadetti, all’inizio offline e poi online». L’occasione è stata quella dell’annuncio della una nuova sponsorizzazione Net Insurance, che garantirà circa 1,2 milioni a stagione per avere il proprio logo sulle maglie dei 30.000 fischietti italiani per il prossimo biennio con opzione di rinnovo fino al 2023. «Un bilancio della stagione? Aspetterei le partite che rimangono, ma abbiamo ritorni molto positivi, i ragazzi si stanno tutti impegnando per fare bene e lo stanno facendo. È un momento di grande rinnovamento per noi, perchè nel giro di due o tre anni molti arbitri esperti usciranno ma abbiamo un sacco di ragazzi preparati e pronti a prendere il loro posto». Nicchi sottolinea che «ci sono cose che tutti assieme possiamo migliorare: la violenza che ogni tanto affiora, il razzismo, sono cose risolvibili con la buona volontà di tutti, altrimenti il calcio si porterà dietro questi problemi», ma il suo bilancio della stagione arbitrale resta più che positivo. «I risultati ottenuti sono tutti catalogati», conclude il presidente dell’Aia. «Lavoriamo per affinare l’uso della tecnologia il più possibile, ma siamo a livelli in cui c’è poco da modificare. Dobbiamo solo abituarci alle novità: se alla bravura si aggiunge la tecnologia possiamo solo migliorare». Tra le novità della prossima stagione, si prospetta l’utilizzo di una cabina di regia centrale della Var a Coverciano: «La sala Var? Ci stiamo lavorando, tra poco la presenteremo: sarà eccezionale». •

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