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Stasera Italia-Turchia

Mancini riaccende le notti magiche. «Voglio Wembley»

Il ct azzurro Roberto Mancini (Foto Ansa)
Il ct azzurro Roberto Mancini (Foto Ansa)
Il ct azzurro Roberto Mancini (Foto Ansa)
Il ct azzurro Roberto Mancini (Foto Ansa)

«Sarà impossibile non emozionarsi». È sincero Roberto Mancini, a 24 ore dall'esordio dell'Europeo con Italia-Turchia. Il ct spera di non dormire fino alla finale di Wembley. La gente spera di rivivere notti magiche e all'insegna del calcio e dell'orgoglio nazionale. Questa volta, è l'auspicio generale, le bandiere su balconi e finestre e quell' «andrà tutto bene» saranno riferiti solo al calcio e al sogno azzurro. «Pensiamo ad arrivare in finale, e poi vediamo..».

La rinascita è nel segno di Italia-Turchia, a Roma e a 53 anni dall'Olimpico illuminato dalle torce fatte con i fogli di giornale per celebrare il trionfo dell'Italia, che agli Europei è rimasto l'unico. Mancini spera di fare come Ferruccio Valcareggi, e sogna il gradino più alto del podio perchè la voglia di «giocare con spensieratezza, per divertirci e far divertire la gente» è tanta, così come quella di arrivare fino in fondo. Una fiducia così forte da aver indotto il ct, prima della conferenza Uefa, a scrivere una lettera aperta agli italiani, via Instagram. «Dimentichiamo insieme la pandemia». Il ct ci crede: «ero fiducioso tre anni fa - sottolinea - , lo sono ancora di più oggi. Abbiamo lavorato bene, e ho dei giocatori bravi. C'è un ottimo gruppo, ed è tanto tempo che siamo insieme, ci siamo divertiti e vorremmo continuare a farlo e, alla fine, se riusciamo, ad arrivare a Londra, ne riparleremo». Si rammarica che la situazione sanitaria non consenta ancora il tutto esaurito negli stadi. «Peccato che l'Olimpico non sia pieno, il pubblico ci avrebbe dato una spinta in più. Invece sarà quasi come giocare in campo neutro - dice Mancini -, perché ci saranno anche dei sostenitori turchi ed è giusto così. Comunque sedicimila spettatori sono un primo passo». Ci vuole «rispetto per la Turchia, che è una squadra con molto talento», ma l'importante è divertirsi e divertire, concetto che Mancini ripete più volte. Per questo ha scritto anche, sui social, una lettera agli italiani, che spiega così a chi gliene chiede conto: «ora che la situazione nel paese sta volgendo al meglio è l'ora di tornare a dare soddisfazioni. Cercheremo di fare del nostro meglio, la prima gara è la più difficile, ma come abbiamo già detto dovremo essere liberi di testa».

Con la Turchia non giocherà Verratti. La cerniera di metacampo sarà affidata a Locatelli, Jorginho e Barella.

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