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Calcio dilettanti

Leodari e Alto
sparite? Ecco
Vicenza-Valdagno

Oselladore (a sinistra) e Coda
Oselladore (a sinistra) e Coda
Oselladore (a sinistra) e Coda
Oselladore (a sinistra) e Coda

Si chiama Valdagno Vicenza e nasce dalle ceneri del Leodari Vicenza e dell'Altovicentino. Intendiamoci, la società di Rino Dalle Rive, 4 stagioni di onorata serie D, con questa nuova realtà firmata Giorgio Oselladore e Roberto Coda c'entra solo di striscio, più che altro perché andrà a giocare le sue partite di Eccellenza allo Stadio "Dei Fiori".

Un cambio della guardia che apre nuove prospettive e che di fatto chiude un sogno di grandezza, sebbene i due fondatori concordino: «Noi non vogliamo sopravvivere ma creare una realtà importante. Cominciando dal settore giovanile. Abbiamo parlato con i genitori dei ragazzi, che erano un po' allarmati per questa novità, e abbiamo loro spiegato che Vicenza resterà comunque al centro del nostro progetto. Noi vogliamo raddoppiare il numero degli attuali 250 giovani calciatori ma anche vogliamo che non vada dispersa la passione e la pratica sportiva a Valdagno. Crediamo molto a questo settore al punto che abbiamo fatto domanda di ammissione al campionato regionale sia per gli Allievi che per i Giovanissimi, mentre gli Juniores ci sono di diritto avendo vinto la fase provinciale». Sistemate fondamenta e pietra angolare, ora è tempo di tirar su i muri. Giugno è mese di scadenze incombenti. «Questione allenatore: all'inizio settimana scioglieremo le riserve. Diciamo solo che fra i 6 papabili, la scelta si è ridotta a due nomi. Noi cerchiamo non solo e non tanto un tecnico bravo, ma una persona con un carico di umanità. Vale anche per il direttore sportivo e la squadra».

Sembrerebbe il profilo di Paolo Beggio, ma sia Oselladore che Coda tirano innanz. «Lo diremo la prossima settimana dal momento che c'è una squadra da mettere assieme. Abbiamo già dei buoni riscontri». Infine la questione San Quirico. Coda, imprenditore di Tezze di Arzignano ed ex arbitro, non chiude la porta, anzi rilancia. «Abbiamo trovato una soluzione condivisa, ma finché non vedo nero su bianco non dico niente». Intanto continuano i lavori allo stadio valdagnese con i granata-azzurri, questi i colori sociali, che potrebbero emigrare altrove per le prime partite della nuova stagione. Chi vivrà vedrà. Notizie e sorprese non mancheranno a partire da lunedì. 

Roberto Luciani

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