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La festa azzurra

L'Italia celebra gli eroi di Wembley. Mattarella: «Avete meritato di vincere». Draghi: «Grazie a voi al centro dell'Europa»

Diretta palazzo Chigi

AGGIORNAMENTO ORE 19 - Il premier Mario Draghi ha accolto davanti al portone di Palazzo Chigi gli azzurri del calcio campioni d'Europa. In piazza Colonna, Draghi ha stretto la mano al capitano Giorgio Chiellini, che portava il trofeo, e poi anche a Matteo Berrettini, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon. Poi il premier e i suoi ospiti sono entrati nel cortile di Palazzo Chigi. «Un saluto collettivo e un ringraziamento profondo dal governo, e anche da tutto lo staff di Palazzo Chigi che è affacciato alle finestre e vi guarda qui da sopra. I vostri successi sono stati straordinari - ha detto Draghi -. Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle nazioni. Oggi siete voi a essere entrati nella storia, con i vostri sprint, i vostri servizi, i vostri gol e le vostre parate». Quindi il premier si è interrotto e guardando Gigio Donnarumma ha sottolineato: «E che parate...» E subito è scattato l'applauso di tutti i presenti.
«Ci avete messo al centro dell'Europa, come dimostrano i messaggi di ringraziamento arrivati anche a me in queste ore - ha continuato -. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete reso orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell'Italia».  «Lo sport è un ascensore sociale, è un argine al razzismo, è uno strumento di coesione soprattutto nei momenti difficili come quelli che abbiamo vissuto. E noi, come governo, abbiamo deciso di investire nello sport».

 

ORE 17.30 - «Siamo tutti orgogliosi di essere qui al Quirinale. La ringrazio per essere stato il nostro primo tifoso assieme a tanti italiani residenti in Gran Bretagna che ci hanno fatto sentire quanto sia forte l’amore per la nostra Nazionale. È stata una festa per tutto il Paese, non le nascondo la soddisfazione di aver regalato momenti di felicità al nostro Paese scrivendo una delle più belle pagine della storia del calcio. Abbiamo dimostrato che quando si crede in ciò che si fa è possibile esaurire un sogno apparentemente irrealizzabile». Lo ha detto il ct azzurro Roberto Mancini, nel corso del suo intervento al Quirinale dove è stato ricevuto assieme alla Nazionale neo campione d’Europa, rivolgendo al capo dello Stato Mattarella. Poi un pensiero a Berrettini, anche lui invitato al Quirinale: «Siamo sicuri che tornerà in finale a Wimbledon e vincerà anche lui».

 

«Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide Astori, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi», ha detto il capitano Giorgio Chiellini durante l’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando dell’azzurro morto nel 2018. «Questa vittoria è per lei, che è stato il nostro primo tifoso - ha aggiunto Chiellini rivolgendosi a Mattarella - e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli». «Non abbiamo vinto l’Europeo per un rigore in più, ma per l’amicizia che ci ha legato in questa avventura: abbiamo tifato Matteo Berrettini, ci siamo sacrificati e aiutati. Ci siamo sentiti fratelli d’Italia, rispondendo a quanto ci aveva chiamato il nostro Paese».

 

«Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perché avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Siete stati accompagnati e circondati dall'affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini. Arrivare alla finale di Wimbledon ma la rimonta del primo set equivale a una vittoria». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nella cerimonia al Quirinale con la squadra azzurra.

 

ORE 16.40 - GLI AZZURRI AL QUIRINALE. La nazionale di calcio campione d'Europa è giunta al Quirinale, dove sarà ricevuta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'indomani della finale vinta ai rigori contro l'Inghilterra. I primi a scendere dal pullman sono stati il capitano Giorgio Chiellini e il ct Roberto Mancini, tenendo in mano il trofeo. «Dedico la coppa a tutti gli italiani, in particolare a quelli che risiedono all'estero».

 

ORE 9.40 - Una corona in testa e la coppa nella mano destra: Giorgio Chiellini scende così dal pullman che ha portato la nazionale  italiana da Fiumicino al Parco dei Principi, dove gli azzurri faranno base fino al pomeriggio quando poi ci saranno gli incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sarà presente anche Berrettini) e subito dopo con il Premier Mario Draghi. Ad attenderli all’ aeroporto romano erano circa duecento tifosi, qualche unità in meno (un centinaio) nell’albergo che ospita l’Italia. Le bandiere tricolore, l’inno cantato a squarciagola e il coro «i campioni d’Europa siamo noi».

 

Azzurri a Roma con la coppa

 

ORE 7 - LA COPPA È A ROMA. L'Italia campione d'Europa di calcio è arrivata a Roma. L'A319 dell'Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton è atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 6.06. Un boato quando Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alle scalette dell'aereo. È quello tributato dalle decine di operatori aeroportuali che si sono radunati sotto il velivolo con applausi e cori. Il più scatenato Bonucci, che ha intonato "I campioni dell'Europa siamo noi". Foto ricordo e ringraziamenti a tutti gli Azzurri, apparsi entusiasti e commossi.

I campioni d'Europa sono stati accolti da un maxi striscione di Aeroporti di Roma con la scritta "Grazie azzurri" e da uno dei commissari di Alitalia, Daniele Santosuosso. I calciatori e lo staff sono stati prelevati direttamente sottobordo dell'aereo e sono saliti sul pullman che ha poi lasciato alle 6.30 lo scalo romano, sottonutrita scorta delle forze dell'ordine, da un varco decentrato diretti in hotel. Da lontano fino alla piazzola del velivolo gli echi delle trombe dei circa 300 tifosi nella zona arrivi, che però non hanno potuto vedere gli azzurri transitare.

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