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Tokyo2020

Italia, splendido tris di bronzo con Longo Borghini (ciclismo), Giuffrida (judo) e Zanni (peso)

Da sinistra: Giuffrida (judo), Zanni (sollevamento pesi) e Longo Borghini (ciclismo)
Da sinistra: Giuffrida (judo), Zanni (sollevamento pesi) e Longo Borghini (ciclismo)
Da sinistra: Giuffrida (judo), Zanni (sollevamento pesi) e Longo Borghini (ciclismo)
Da sinistra: Giuffrida (judo), Zanni (sollevamento pesi) e Longo Borghini (ciclismo)

Dopo l'oro di Dell'Aquila e l'argento di Samele, rispettivamente nel taekwondo e nella sciabola, l'Italia conquista altre tre medaglie, questa volta tutte di bronzo. Terzo posto per Elisa Longo Borghini, nella prova di ciclismo in linea su strada, di Odette Giuffrida nel judo e di Mirko Zanni nel sollevamento pesi.

 

Ad aprire la festa azzurra è stata Elisa Longo Borghini, nella prova in linea del ciclismo su strada, bissando così la medaglia, dello stesso colore, di Rio. «Arriverà il giorno della vittoria», ha scherzato l’azzurra, che a RaiSport dopo la gara ha ammesso di «aver sofferto molto a giugno, al Giro d’Italia». «Ho corso con tutte le persone che mi vogliono bene nel cuore».

Poi è toccato a Odette Giuffrida, bronzo nel judo 52 chili. Nella finale per il terzo gradino del podio ha battuto per ippon l’ungherese Pupp. Anche per lei si tratta della seconda medaglia olimpica dopo l'argento di Rio. «Spero di aver fatto sognare tanti ragazzi che mi hanno guardato da casa alla tv» ha detto la judoka azzurra. «Ho già fatto una video chiamata a casa al nonno che voleva la medaglia, non gli importava il colore, ha detto che la dipinge lui. Per l’oro ci vediamo a Parigi. È molto bello, questo bronzo ha un peso grandissimo perché viene dopo cinque anni di sacrifici e di ostacoli».

La sorpresa è tutta di Mirko Zanni, 23 anni di Pordenone, che ha chiuso al terzo posto la gara dei 67 kg di sollevamento pesi, alzando 322 chili complessivi, nuovo record italiano. La gara è stata vinta dal cinese Chen Lijun con 332 chili complessivi, mentre l'argento è andato al colombiano Luis Mosquera Lozano. «Questa medaglia di bronzo pesa, pesa tantissimo... - le prime parole di Zanni ai microfoni di RaiSport - Questa medaglia è un premio a 10 anni dolori e di sacrifici».

 

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Ma resta l’amaro in bocca a tanti azzurri. Benedetta Pilato nel nuoto, Manuel Lombardo nel judo, Alice Volpi nel fioretto erano medaglia annunciate, forse anche troppo. E invece sono tonfi che fanno clamore.

Il flop più doloroso è quello di Benedetta Pilato, baby-fenomeno del nuoto azzurro dalla quale in tanti si aspettavano l’exploit olimpico. 

Eclatante, poi, il crollo del fioretto femminile individuale. Era da Seul ’88 che non scendeva dal podio olimpico, stavolta lo ha fatto sotto gli occhi del sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, campionessa infinita di quest’arma tradizionalmente d’oro, quando non addirittura da en plein. «È una giornata dai risultati inaspettati, ci si aspettavano medaglie: ma dalle sconfitte ci si rialza», dice Vezzali che di ori olimpici ne ha vinti sei. Oggi Arianna Arrigo e Alice Volpi si affrontano nei quarti, poi la Volpi si infrange sul muro della campionessa del mondo, la russa Deriglazova - battibile però; e infatti in finale vince la Kiefr -, e poi ancora nella finale per il bronzo con l’altra russa, la Korobeynikova. «Non c’ero di testa, e questa medaglia di cartone fa male», dice in lacrime, prima che anche Andrea Santarelli perde la sua finale per il bronzo nella spada, completando la giornata nera della scherma. Alla quale ora restano le prove del fioretto maschile, e soprattutto quelle a squadre.

Delusione anche per le due tuffatrici azzurre del sincro Pellacani-Bertocchi: terze fino all’ultimo tuffo, sbagliano il movimento finale e un punteggio pessimo le precipitano al settimo posto.

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