Leodari Vicenza Sbf: è stato bello. Dopo i fasti delle passate stagioni con il doppio salto di categoria in tre anni e l’approdo in Eccellenza da San Bortolo come un fulmine a ciel sereno, anche se qualche indiscrezione nelle scorse settimane era iniziata a trapelare, giunge la notizia di una sorta di tsunami in atto nel club cittadino. Stando a fonti certe, l’attuale presidente amaranto Giorgio Oselladore ha infatti stretto un accordo con l’imprenditore arzignanese Roberto Coda per la creazione di una nuova società che trasferirà parte della sua attività a Valdagno.
Pare così che il “Leodari Stadium” non sarà più la “casa” della prima squadra che dovrebbe infatti, il condizionale è d’obbligo visto che si attendono pure news dal fronte Altovicentino, trasferirsi a disputare le gare casalinghe allo Stadio dei Fiori dove attualmente sono in corso lavori per la ristrutturazione e modernizzazione dello storico impianto laniero. Detto delle partite di campionato che sarà quello di Eccellenza, va poi sottolineato che dalle informazioni ricevute la squadra dovrebbe sostenere due allenamenti a San Bortolo e uno a Valdagno mentre il settore giovanile continuerà ad operare nell’impianto di via Pascoli. Non farà parte della nuova realtà il dirigente storico Leonardo Leodari che fino a poco tempo fa sembrava destinato a subentrare a Oselladore.
Ecco le sue parole, riportate in un comunicato: «Anche a nome degli altri imprenditori, professionisti e semplici appassionati da me coinvolti nella trattativa, con estremo dispiacere comunico che nonostante le numerose opzioni per l’acquisizione della ASD Leodari Vicenza SBF avanzate all’attuale proprietà Oselladore e Rossi nel corso dell’intera stagione sportiva, non è stato infine possibile raggiungere alcun accordo in tal senso. Inutile è stato altresì l’ennesimo incontro da me proposto, avutosi in questa settimana, in cui ho nuovamente rappresentato ad esempio la necessità di acquisire con chiarezza l’intero stato delle passività future dell’associazione. Lo stato di estrema incertezza che, secondo la nostra opinione, ha caratterizzato l’intera trattativa, e che continua ad oggi ad essere presente, a distanza di poco più di venti giorni del termine ultimo per la presentazione alla LND Comitato Regionale Veneto, della documentazione tutta necessaria all’iscrizione alla prossima stagione sportiva, rende non più procrastinabile il nostro impegno. È ovviamente una decisione presa con grande rammarico, avendo la consapevolezza di lasciare il progetto di grande crescita e trasformazione della Leodari Vicenza da noi già avviato e sostenuto quest'anno, sia in termini di tempo che economici, e senza alcuna garanzia e risparmio, mossi unicamente dalla passione per questo sport. Desidero in tal senso ringraziare tutto lo staff, tecnico ed amministrativo della Leodari, per il supporto ricevuto. Con la speranza di poterli coinvolgere, al più presto, in una nuova avventura sportiva in cui andremo a trasferire il nome storico della Leodari, da me portato».
Con le valigie in mano pure il direttore sportivo Antonio Bottazzi (destinato a tornare al Longare) che afferma: «Qui ho avuto modo di vivere tre anni indimenticabili sotto il profilo dei risultati conseguiti. Chi naviga in questo sport sa che il calcio è fatto di cicli e ora andremo alla ricerca di nuovi stimoli».
A questo punto sorge un interrogativo: che ne sarà dell’Fc Valdagno nata dopo la fusione tra San Quirico e Real Valdagno? Le due squadre potranno convivere o una dovrà cedere il passo all’altra? Al momento su tale argomento regna l’incertezza totale e nessuna ipotesi è da scartare. Queste le parole del presidente Michele Bicego. «Stiamo valutando, personalmente voglio soltanto il meglio per Valdagno e per il suo settore giovanile».