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L'intervista

Gabriella Dorio: «Che emozione questi Giochi. E ho fiducia nei nostri atleti»

Gabriella Dorio con Federica Del Buono, in gara a Tokyo nella sua stessa specialità
Gabriella Dorio con Federica Del Buono, in gara a Tokyo nella sua stessa specialità
Gabriella Dorio con Federica Del Buono, in gara a Tokyo nella sua stessa specialità
Gabriella Dorio con Federica Del Buono, in gara a Tokyo nella sua stessa specialità

Sei vicentini, cinque dei quali alla loro prima esperienza, difenderanno i colori azzurri nell’atletica a Tokyo. Il maratoneta Eyob Faniel, le mezzofondiste Federica Del Buono (1500) ed Elena Bellò (800), la saltatrice Elena Vallortigara (alto), i velocisti Matteo Galvan (4x400) e Johanelis Herrera nella 4x100. 

Gabriella Dorio, cinque finali olimpiche e medaglia d’oro nei 1500 metri a Los Angeles 1984, è da poco rientrata dall’Estonia dove ha seguito gli azzurrini impegnati agli Europei under 20 e under 23. Ora può concentrare su Tokyo, dove l’atletica farà il suo debutto venerdì 20 luglio e chiuderà il programma olimpico domenica 8 agosto.

Partiamo dalla maratona maschile che chiuderà i Giochi l’8 agosto a Sapporo
Eyob Faniel lo conosco molto bene, credo che abbia tutte le qualità necessarie per disputare una grande Olimpiade. Ha spiccate doti fisiche ed è in grado di garantire un costante rendimento per tutta la durata della maratona. Però ci troviamo di fronte a un evento globale che coinvolge più di 200 Paesi, con molti maratoneti africani che corrono con grande intensità. Eyob è molto bravo a mantenere la concentrazione e sono sicura che svilupperà in gara le capacità aerobiche acquisite durante gli allenamenti. 

E nei 1500 metri?
Ho grande fiducia per Federica Del Buono. La conosco da piccola, in quanto correvo con la mamma Rossella Gramola, ex mezzofondista azzurra. È un talento straordinario, ha grinta e dotata di una grande forza motivazionale, nonostante la sua carriera sia stata spesso costellata da problemi fisici. In ogni caso, è sempre riuscita a emergere dalle situazioni di forte difficoltà e questa partecipazione a Tokyo la considero già la sua “grande vittoria”.

Negli 800 ci sarà Elena Bellò.
Ha lavorato molto bene, riuscendo a prendere coscienza del suo valore agonistico, tanto che quest’anno, negli Europei a squadre, è riuscita a conquistare un ottimo secondo posto, oltre a cinque titoli italiani assoluti. Ha grinta da vendere e sono sicura che si farà valere. 

Nell’alto Vallortigara è la seconda italiana di sempre con 2,02 metri di personale.
Elena ha sempre avuto un grande talento sin da piccola. Poi, dopo moltissimi guai fisici, è ritornata a gareggiare con risultati molto buoni, grazie anche a una condizione fisica invidiabile e piedi straordinari. Con questa partecipazione potrà dimostrare agli altri e se stessa, tutto il suo valore. 

Nelle staffette come vede i nostri portacolori?
Matteo Galvan e Johanelis Herrera hanno grinta e riescono sempre a fare delle grandi gare. La staffetta rappresenta sempre un’incognita, ma la compattezza del gruppo in questo caso può davvero fare la differenza.

Si emoziona ancora a seguire i Giochi?
Per me lo sport è una “malattia“. La cosa strana è che mi emoziono ancora tantissimo , tanto che durante gli Europei giovanili a Tallinn, avevo le mani gelide nonostante ci fossero 35 gradi. Conservo ancora tanta adrenalina.

Giancarlo Noviello

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