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Eurolega

Vamos Beretta, che grinta: Salamanca costretto alla resa

La squadra scledense si rialza dopo la battuta d'arresto di Girona
Il patron Marcello Cestaro usa... tutti i modi per caricare la squadra (FOTOSERVIZIO STELLA-DONOVAN CISCATO)
Il patron Marcello Cestaro usa... tutti i modi per caricare la squadra (FOTOSERVIZIO STELLA-DONOVAN CISCATO)
Il patron Marcello Cestaro usa... tutti i modi per caricare la squadra (FOTOSERVIZIO STELLA-DONOVAN CISCATO)
Il patron Marcello Cestaro usa... tutti i modi per caricare la squadra (FOTOSERVIZIO STELLA-DONOVAN CISCATO)

Che spettacolo. Impensabile alla vigilia, difficile da pronosticare vista l'ultima brutta figura in campo europeo e apparentemente scontata nell'esito, visto che le avversarie si candidano per il titolo finale. Eppure il Beretta Famila Schio è riuscito nell'impresa di battere la Perfumerias Avenida Salamanca con un risultato netto: 71-54. In un palaRomare pieno per metà, le arancioni erano chiamate al riscatto dopo il ko di Eurolega contro Girona: grazie alla resistenza sul piano fisico e alla tenacia di fronte ad una formazione (all'inizio) favorita, le scledensi sono riuscite a scacciare i fantasmi e a vincere.

Un'ottima prestazione

Un'ottima prestazione per tutte le interpreti, come ha sottolineato a fine partita coach Dikeoulakos. «Tutte hanno giocato bene; siamo un'ottima squadra e dobbiamo trovare la nostra mentalità». L'arma in più? Come sempre la difesa. Le sviste arbitrali hanno messo a dura prova le rotazioni del Famila: lo sforzo richiesto alle lunghe per darsi il giusto riposo dopo i falli commessi non è da poco. «Congratulazioni a Bestagno e a Penna», chiamate a sostituire Keys e Ndour nei momenti critici.E applausi anche per Howard. «Non si vede dalle statistiche, ma era ovunque coprendo i buchi». Il tutto senza citare le due migliori marcatrici: Keys, determinante con 12 punti, e Mabrey che nel finale si è divertita e ne ha segnati in tutto 16. Ora per Sottana e compagne tre trasferte consecutive: Campobasso, poi Landes e quindi Lucca. Un tour de force significativo, ma la vittoria di ieri sera dà più leggerezza al gruppo.

La cronaca

Davanti a delle spettatrici d'eccezione - Chicca Macchi, oltre a Lorela Cubaj e Francesca Pan della Reyer - il Beretta tiene il ritmo delle avversarie. Mabrey, Howard e Sottana rispondono a Crvendakic e Reinsingerova; quando vengono fischiati due falli in avvio sia a Ndour che a Keys, la reazione non si fa attendere e le scledensi si portano sul 20-13. La curva dei Kommandos sente il momento: "Vi vogliamo così". Il messaggio è ricevuto sia dalle giocatrici che dalla terna arbitrale: Bestagno è incredula per un fallo che le viene fischiato, Dikeoulakos prende tecnico e Cestaro si unisce al caos per protestare, con consueta eleganza, contro i tre fischietti. Ma dopo l'ennesima svista su una rimessa, il presidente brandisce una sedia e la sbatte a terra con rabbia (scena già vista anni fa in Eurolega): quant'è bella la passione per il basket. All'intervallo il tabellone recita 36-32. È Verona che dà lo strappo definitivo. La regista siciliana è ovunque. Quando McCall e Crvendakic tentano di accorciare Ndour e Mestdagh rispediscono al mittente: lo strapotere - a sorpresa - di Schio porta il risultato sul momentaneo più 17. Nell'ultimo parziale il Famila deve solamente gestire il vantaggio. Marina Mabrey, non contenta, si unisce al valzer e trova gli ultimi canestri dall'arco. Finisce 71-54

Edoardo Mario Francese

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