Il ribaltone del Geas. L’Allianz rimonta 17 punti di svantaggio e batte quel Famila che pochi giorni fa aveva sconfitto le campionesse d’Europa del Fenerbahce. È stata una partita “pazza” quella del palaCarzaniga, dove le milanesi sono riuscite a ribaltare il pronostico e lo svantaggio contro Schio, vincendo 75-70. Dopo un avvio equilibrato e un secondo quarto con le scledensi in controllo, la squadra lombarda è rientrata con un piglio diverso, ha cominciato a tirare da tre punti con fiducia e in tredici minuti ha costruito la rimonta decisiva.
Le due panchine
Cinzia Zanotti e Ilaria Panzera, allenatrice e giocatrice del Geas, ricordano che Sesto non aveva mai battuto Schio negli ultimi anni. Critico coach Dikeoulakos. «Dovevamo gestire le emozioni e la fatica dopo la vittoria sul Fener, il basket è un gioco di emozioni. A metà gara siamo diventati più “soft” nelle palle rubate e nei rimbalzi offensivi, così è normale perdere».
La cronaca
Le due squadre segnano tanto sin dai primi minuti: il Famila comincia con le conclusioni di Guirantes e Verona, il Geas rompe le maglie difensive avversarie e regge il duello, da 3-8 a 9-8. Keys e Parks provano a dare uno scossone a suon di triple, Moore e Trucco fanno altrettanto: nel primo quarto entrambe le formazioni tirano con ottime percentuali, fino al 24-26 iniziale, un risultato piuttosto alto.
Nella seconda frazione
Schio cambia strategia e inizia ad attaccare il ferro per segnare punti più facili. Parks corre, spinge e trova delle buone giocate in attacco. Le scledensi catturano qualche rimbalzo offensivo e gestiscono meglio il possesso; il Geas resta al gioco e pesca sempre qualche soluzione per restare aggrappata soprattutto grazie a Moore, la prima a finire in doppia cifra tra le sue. Poi però sul 31-33 arriva il primo allungo delle arancioni, con sei giocatrici diverse. Sottana dai liberi, Juhasz, Penna, Guirantes, Verona e Bestagno da due punti firmano il 31-45, per un parziale di 0-12 che “ammazza” il punteggio. Begic da sotto chiude la prima metà sul 33-45. Il Famila, che ha ottime tiratrici, chiude i primi 20’ di gioco tirando con il 60% dal campo.
Al rientro dagli spogliatoi la musica cambia completamente
All’inizio Parks continua a gonfiare la retina, ma nella seconda metà del quarto, quando il tabellone recita 47-59, comincia un’altra partita. Il Geas si fa vedere nell’area arancione, è più presente a rimbalzo e difende con attenzione: lo fa bene Elena Bestagno, cugina della Martina di Schio e molto insidiosa in retroguardia. L’intensità difensiva delle padrone di casa porta gli effetti sperati: il Famila per qualche minuto non segna più.
Nel quarto periodo
La formazione di coach Dikeoulakos cade in un limbo fatto di palle perse, errori al tiro e perdita di smalto. Il primo canestro delle scledensi è di Parks, dopo quasi 4 minuti dall’inizio del quarto; le rossonere però ormai sono in forma e accorciano fino al singolo possesso di svantaggio. Che poi diventa sorpasso e allungo con le triple di Conti, Panzera e Moore. Da quel momento hanno la partita in pugno, affrontano gli ultimi minuti con uno spirito nuovo e la chiudono.
Finisce 75-70, tra la gioia del pubblico di casa, la perplessità di qualche decina di ospiti e la presenza di un singolo sostenitore di Juhasz. Nota a margine. Al palaCarzaniga mancavano le sedie in tribuna stampa. Uno spunto per l’anno prossimo, quando il Geas cambierà impianto di gioco.