Un sorriso prima della sosta. Termina con una vittoria il tour de force di inizio 2023 per il Famila: le arancioni hanno vinto in casa dell'E-Work Faenza per 70-89, chiudendo una prima parentesi dell'anno impegnativa (ben undici partite da Capodanno). Spinte da tre tifosi ospiti, Sottana e compagne hanno espugnato il palazzetto della formazione romagnola: grazie a un'ottima precisione al tiro nella prima metà (il 63% da due e il 70% da tre alla pausa lunga), il Famila ha segnato tanto e ha tenuto lontano le avversarie. Un risultato che non rende onore alle padrone di casa, che hanno retto per almeno 20': nei due quarti centrali Faenza ha tenuto testa, come dimostrano il 25-26 del secondo periodo e la mini-vittoria 17-15 nel terzo. A 10' dalla fine, dopo uno strappo del Famila che ha portato al 50-67, le romagnole hanno messo il cuore e hanno ricucito fino al momentaneo 42-51: una prova coraggiosa, ma non è bastata. Nove protagoniste in doppia cifra: Cupido, Baldi, Georgieva e Hinriksdottir da una parte, Mabrey, Howard, Ndour, Penna e Zahui dall'altra.
Il torneo si ferma, spazio alla Nazionale
Ora il campionato si ferma per lasciar spazio alle nazionali. L'organico del Famila avrà modo di lavorare sui punti deboli, come i rimbalzi (18-10 le catture in attacco per l'E-Work ieri sera). La lotta sotto canestro e la continuità lasciano ancora qualche punto interrogativo sullo stato di forma della squadra. Ma almeno fino al rientro dopo la sosta, una certezza c'è: il primo posto in classifica è al sicuro.
La cronaca
Dopo il centro di Baldi che apre le danze, Mabrey parte lancia in resta: la statunitense spara tre triple e segna da ogni dove, portando subito Schio prima sul 5-17 e poi sul 9-22. Verona e Ndour portano punti importanti, ma Baldi, Hinriksdottir e Pallas replicano e accorciano: dopo un avvio straripante del Famila, il primo quarto si chiude sul 17-26. Nella seconda frazione si segna tanto. Georgieva e Policari prendono per mano la squadra e portano avanti la rimonta, mentre Howard e Ndour tentano di rimettere ordine e scacciare i fantasmi. Con un valzer di canestri sul finire del primo tempo, si arriva a un emozionante 42-52. Nella ripresa i ritmi calano. Faenza regge sia sul piano fisico che sul punteggio fino al 50-60. Poi Verona, Mabrey e Zahui colpiscono, ma Hinriksdottir, Cupido e Moroni rispondono e rinviano i discorsi all'ultimo quarto. Nel finale Schio ha più lucidità e grazie all'efficienza al tiro - oltre a un passaggio a vuoto delle faentine - compie l'allungo definitivo per archiviare la pratica.