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Basket A1 donne

Il Famila si regala una dolce Pasqua. Batte Ragusa e avvicina la Reyer

Sfida in bilico per 38 minuti, poi Verona la chiude con due triple. Intanto Venezia perde con Bologna e Schio si porta a -2
Verona e Juhasz si gustano il cioccolato dopo la gara con Ragusa (Foto DONOVAN CISCATO)
Verona e Juhasz si gustano il cioccolato dopo la gara con Ragusa (Foto DONOVAN CISCATO)
Verona e Juhasz si gustano il cioccolato dopo la gara con Ragusa (Foto DONOVAN CISCATO)
Verona e Juhasz si gustano il cioccolato dopo la gara con Ragusa (Foto DONOVAN CISCATO)

La siciliana batte una siciliana. Chi sorride è Costanza Verona, play di Schio, autrice di 18 punti; piange la Passalacqua Ragusa, sconfitta al palaRomare 76-60. Dopo un buon avvio delle arancioni, le ospiti hanno ingranato e si sono portate in vantaggio, ma nel finale del terzo periodo il Famila ha ritrovato lucidità e l'ha spuntata anche grazie a due triple in sequenza della palermitana. «Riusciamo sempre a metterle in difficoltà per due o tre quarti» sintetizza Lino Lardo, allenatore delle iblee. Reisingerova rappresenta un Famila che sbaglia qualcosa, ma mette energia in campo: dopo alcune buone giocate e il quarto fallo commesso, la lunga ceca stringe il bavero della canotta dai denti, cammina verso la curva e si sfoga con un urlo rivolto al cielo. Poi esce, tra gli applausi del pubblico. Intanto Venezia ha perso contro Bologna 51-63: oggi tra la Reyer e il Famila c'è solo una sfida di differenza per il primo posto in classifica (il Famila deve recuperare la partita con Roma, Venezia però ha gli scontri diretti a favore).

La cronaca. Verona è subito protagonista: viene stoppata in penetrazione, poi apre le danze, ma commette subito due falli, per cui viene rimpiazzata da Sottana. Parks trova la tripla, Keys domina sotto canestro e Ragusa si sblocca dopo più di tre minuti. Schio ruba possessi e corre in contropiede con Guirantes, fino al 14-5 di metà quarto. Chidom subito non incide e Ragusa si affida alle esterne Spreafico e Thomas. Il Famila rallenta, Keys risolve con alcune giocate delle sue, ma la Passalacqua si rifà sotto. Guirantes, in campo tutti i primi 10', segna nove punti; Milazzo mette la tripla del 22-20 prima della pausa.

Nella seconda frazione Pastrello sigla il sorpasso, poi risponde la neoentrata Bestagno. Le biancoverdi sembrano più in forma, mettono pressione in difesa, attaccano con precisione e si fanno vedere a rimbalzo. Chidom prende fiducia e Milazzo firma il primo strappo, 26-31. Verona ridà ossigeno alle arancioni con una tripla, un contropiede in solitaria e una seconda tripla per il 33 pari. Dikeoulakos le prova tutte: toglie il centro (Keys e Bestagno insieme sotto le plance) e leva la play per qualche istante. Il pubblico rumoreggia per le proteste di Lino Lardo. Guirantes, la prima arancione in doppia cifra, mette la tripla del controsorpasso, Thomas sbaglia da sotto e si va all'intervallo sul 39-37.

Durante la pausa lunga va in scena la gara del tiro da tre punti e qualche tifoso ha da ridire sul metro arbitrale: nei primi 15 minuti i falli commessi erano 8-3. Dopo un iniziale botta e risposta, Juhasz si sblocca e Parks corre in penetrazione, 47-43. Juhasz poi divora da sotto e Ragusa si riavvicina. Aumentano i duelli fisici, gli errori al tiro, i richiami per le proteste e il pubblico scledense continua a rumoreggiare: si entra nella fase calda della sfida, con il punteggio ancora in bilico. Sul 49-48 Verona rimette ordine: una tripla a 2'17" dalla fine, un'altra 30 secondi dopo, 15 punti personali, 55-48 in totale. Schio prende il largo. Lo 0/2 ai liberi di Milazzo conferma il momento di difficoltà delle siciliane.

Dopo 2', Crippa da lontano sblocca il punteggio dell'ultima frazione, 60-48. Milazzo ci crede e accorcia, ma il tempo passa e il divario aumenta, con la seconda tripla di Crippa che vale il 65-52 a 5' dalla fine. Poco dopo Verona fa la stessa cosa: canestro da tre, 68-52 e due assist consecutivi per Reisingerova. Il Famila vince 76-60. Per festeggiare la squadra apre un uovo di cioccolato gigante, condiviso con i tifosi.

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