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La finale scudetto/1

Il Famila sgomma subito, Bologna non le sta dietro: primo passo Tricolore

Famila, primo passo verso il Tricolore. È finito 83-73 il primo scontro tra Schio e Bologna che si sono date battaglia per quasi due ore e alla fine le scledensi l'hanno spuntata. Spinte da 1.780 tifosi arancioni, Dotto e compagne hanno sfoderato una buona prestazione ed hanno fatto loro gara1 di finale scudetto. Una partita molto lottata, caratterizzata dai contrasti fisici e da un metro arbitrale piuttosto severo (16 falli a 24), dalle imprecisioni al tiro (Schio ha sbagliato 10 liberi, Bologna ha registrato un 14% da tre) e da alcuni episodi chiave che hanno permesso al Famila di contenere la rimonta ospite (come le triple decisive nell'ultimo parziale). Con 4 giocatrici in doppia cifra (Gruda 10 punti, Keys 12, Laksa 18 e Sottana 13) e 3 ad un passo con 9 punti (Mestdagh, Dotto e Andrè), Dikeoulakos può sorridere; il tempo per un brindisi per la prima sfida vinta e di nuovo la testa tornerà sul parquet. Domani alle 20, di nuovo al PalaRomare, Schio e Bologna si sfidano per gara2. La società di casa ha deciso di offrire, ancora una volta, l'ingresso a suoi tifosi. Sabato la cittadinanza, con biglietto gratis e maglia arancione, è chiamata a sostenere le scledensi.

La cronaca. Schio parte bene e appena dopo la palla a due trova il canestro da sotto con Mestdagh. La belga segna ancora per il 4-0 e dà via ad un primo-e forse definitivo-parziale: Bologna si sblocca solo dopo 2', con Dojkic che riparte da dove aveva lasciato l'ultima volta contro le scledensi (ai liberi, in finale di Coppa Italia ne tirò 18). Laksa avanza e in breve il Famila è sopra 11-1: un +10 che si protrarrà fino alla fine, a parte qualche break. Le V nere accorciano con Turner e Zandalasini, ma Gruda le ricaccia indietro sgomitando da sotto. Sul finire del primo periodo Sottana, Turner e Barberis tirano, segnano e si arriva al 21-15 iniziale. Nella seconda frazione è Barberis-Show. La giocatrice del Bologna è ovunque e sfrutta le disattenzioni difensive del Famila: Dikeoulakos chiama Crippa a rimediare dietro, ma sono Mestdagh e Laksa le due che provano a contenere la 15 ospite (con scarsi risultati). Zandalasini si mette in proprio e accorcia ancora il divario; il periodo delle emiliane dura poco, perché Gruda è indomabile sotto canestro e Laksa riprende a sparare da tre. All'intervallo Schio comanda: 23 rimbalzi a 13, percentuali a favore (50% da tre contro un misero 1/9 dalla lunga per Bologna) e 43-29.
Al rientro la musica cambia. L'ex Zandalasini comincia a scuotere le sue dall'arco, seguita da altre vecchie conoscenze del palaRomare, Cinili e Battisodo. Andrè va con l'80% da due, Keys raccoglie 10 rimbalzi. I ritmi si alzano e le squadre cominciano a sentire la stanchezza. Gianolla, coach ospite, prende tecnico per proteste: Sottana ricambia il favore con uno 0/3 ai liberi che rimanda le discussioni finali, è 60-49. Negli ultimi 10' Bologna prova a riavvicinarsi nel punteggio, ma Schio trova delle triple decisive che respingono i tentativi di rimonta. Prima Sottana che si fa perdonare gli errori dalla lunetta (63-51), poi Mestdagh (66-57) e infine Crippa, che spara in contropiede e regala un nuovo +10 a 5' dalla fine (69-59). Zandalasini sfrutta le 19 palle perse avversarie, Dotto ricambia, poi Laksa e Barberis si scambiano gli ultimi canestri: il divario resta e il Famila vince. «Sono orgogliosa della squadra-gioisce Laksa, eravamo preparati, ora dobbiamo imparare dagli errori». In fretta, perché è già ora di gara2.

Edoardo Mario Francese

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