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Serie A1

Il Famila scaccia i fantasmi: soffre e batte Campobasso

Grande prova di Marina Mabrey trascinatrice con 32 punti segnati. Partita più complessa del previsto per le arancioni di Dikeoulakos
Marina Mabrey, trascinatrice con 32 punti, si infila fra le ex Famila Trimboli e Battisodo DONOVAN CISCATO
Marina Mabrey, trascinatrice con 32 punti, si infila fra le ex Famila Trimboli e Battisodo DONOVAN CISCATO
Marina Mabrey, trascinatrice con 32 punti, si infila fra le ex Famila Trimboli e Battisodo DONOVAN CISCATO
Marina Mabrey, trascinatrice con 32 punti, si infila fra le ex Famila Trimboli e Battisodo DONOVAN CISCATO

Ci pensa Marina Mabrey a scacciare i fantasmi e a portare il Famila Schio a una vittoria sofferta. È grazie ai 32 punti della guardia americana se Schio è riuscita a sconfiggere Campobasso per 65-62 e a mettere da parte il nervosismo accumulato per 40 minuti, a causa dei duelli fisici e di un arbitraggio discutibile.

Scatenata

Con il sostegno della connazionale Jessica Shepard, lunga di Venezia presente al palaRomare, Mabrey ha trascinato le arancioni: 15 punti solo nel primo quarto, alcuni canestri chiave con il punteggio in bilico e la tripla decisiva che ha ammazzato il risultato sul 65-60, sullo scadere dei 24 secondi per il possesso e con la marcatura stretta. Chirurgica. Così il Famila ha archiviato una pratica più complessa del previsto. Era lecito aspettarsi una reazione forte dalle scledensi dopo l'incontro infrasettimanale di Eurolega a Mechelen (73-74 rischiando di subire la rimonta sul finale) e con un'altra sfida cruciale all'orizzonte, mercoledì alle 20 contro Sopron. E invece sì, Schio ha vinto, ma è andata ad un passo dalla sconfitta contro la settima classificata di A1.

Dice il tecnico

Probabilmente le ragazze di coach Dikeoulakos erano già proiettate all'incontro con Sopron: è quanto ha sostenuto lo stesso allenatore greco. «Abbiamo giocato contro un'ottima squadra» esordisce. Dopo la partita in Belgio «avremmo dovuto reagire meglio e giocare al cento per cento Non cerchiamo scuse, la nostra mente è a Sopron: questo è il motivo per cui abbiamo avuto reazioni lente. Succede». Stessa analisi di Giorgia Sottana. «Arriviamo da un'altra partita difficile in Eurolega. Il nostro focus è sulla partita di mercoledì, è stato lì il nostro errore di approccio alla gara».

La nuova arrivata

Uno sguardo anche a Egle Sventoraite, neoarrivata che sta cercando di inserirsi. «Quando entra una nuova giocatrice bisogna ritrovare le dinamiche, ci vorrà tempo per lei per integrarsi nel nostro gioco». Tanti elementi di confusione: risultati risicati, un gioco non brillante, un nuovo acquisto e il rischio di dipendere da una singola giocatrice. C'è poco tempo per rimettere ordine e preparare la sfida di mercoledì.

La cronaca di Schio-Campobasso

Che sia una battaglia lo si capisce dall'inizio. La Molisana spinge e con le triple delle ex Trimboli e Battisodo si tiene in vantaggio. Abdi e Quinonez rispondono a Mabrey, che è un fenomeno isolato in campo: nei primi 9' la statunitense ne segna ben 15. Considerando che il parziale del primo quarto è 17-18, si può dire che faccia lei il grosso del lavoro. Fino a quel momento sia Schio che la Virtus Bologna (contro Faenza) stavano perdendo in casa due partite non impossibili. Nella seconda frazione è ancora equilibrio. Per Schio segnano solo in tre: Ndour, Howard e Mabrey. Il gioco di squadra di Campobasso, che perde Milapie per infortunio, tiene contro le prime della classe: 33-30 a metà gara. Al rientro regna la confusione. Si abbassano le percentuali al tiro e aumentano i contrasti fisici: alla solita Mabrey viene fischiato fallo in attacco, quindi tecnico per proteste e il palaRomare diventa una bolgia. Il tifoso più contenuto finge di prestare un paio di occhiali alla terna arbitrale. Quinonez e Trimoboli compiono il sorpasso, poi Abdi e Narviciute replicano. Rispondono Verona e Sottana, ma nel momento del bisogno c'è Mabrey che la risolve. E Cestaro che strappa un sorriso con le proteste finali verso gli arbitri

Edoardo Mario Francese

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