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A1 DONNE Primo stop

Il Famila non fa trentuno. E ora rischia l’eliminazione

Smarrimento Francesca Dotto si guarda intorno a fine gara mentre Ragusa festeggia FOTO  DONOVAN  CISCATO
Smarrimento Francesca Dotto si guarda intorno a fine gara mentre Ragusa festeggia FOTO DONOVAN CISCATO
Smarrimento Francesca Dotto si guarda intorno a fine gara mentre Ragusa festeggia FOTO  DONOVAN  CISCATO
Smarrimento Francesca Dotto si guarda intorno a fine gara mentre Ragusa festeggia FOTO DONOVAN CISCATO

Ha tutte le caratteristiche per essere definita un dramma sportivo la sfida di ieri al palaRomare tra Schio e Ragusa. Il Famila Wüber non solo ha perso, ma lo ha fatto nel giorno peggiore: dopo un’imbattibilità sul suolo italiano durata 30 partite da inizio stagione, in gara1 di semifinale playoff, con le rivali di sempre della Passalacqua, davanti al proprio pubblico (mille tifosi arancioni belli carichi più qualche fedelissimo ospite), con un passivo di 12 punti (65-77), senza reagire alle giocate delle siciliane e, così facendo, ha regalato alla Virtus Eirene il vantaggio di giocarsi la qualificazione alla finale tra le mura amiche. Anche per coach Dikeoulakos è stato il momento meno opportuno per lasciarsi scappar via questa sfida: «Abbiamo scelto il momento peggiore per perdere; ora dobbiamo cambiare mentalità, dobbiamo crederci». Quasi commossa Sottana nel post-gara: «Una partita da dimenticare - ha commentato amareggiata - Bisogna voltare pagina veloce e guardare alla prossima». Più sbrigativo Cestaro, sceso in panchina nell’ultimo quarto per cercare di incitare le sue ragazze. La serie ora si sposta in Sicilia, con gara2 giovedì alle 20.30 al PalaMinardi. La cronaca. Coach GD tiene fuori Mestdagh per fare spazio a DeShields: mossa non azzeccata, visto che la statunitense chiude con soli 4 punti e un misero 2/11 al tiro. Ragusa parte meglio e dopo tre minuti e mezzo è avanti 0-10. Kuier, Hebard e Kacerik tengono a bada la rimonta del Famila, ma poi ci pensa Laksa a mettere una pezza. Dal 7-16 firmato Santucci, la 33 di casa sale in cattedra. Tripla (la prima del Famila, che fino ad allora aveva 0/7 dalla lunga), altra bomba, giocata in solitaria e ancora una conclusione dall’arco: in un attimo è 18-19. Nella seconda frazione Schio parte meglio grazie ad Andrè. La lunga azzurra è indomabile da sotto: cattura rimbalzi (dopo i primi 10’ il Famila ne ha già presi 10 in attacco) e, pur litigando col ferro, accorcia e compie il sorpasso. Verona e Laksa aiutano la 22 arancione e Schio può allungare: con i 17 punti della lettone, le scledensi chiudono a metà gara sul 41-33. Dal rientro la musica cambia completamente. Taylor, Kuier e Santucci premono sull’acceleratore e il gioco di Schio perde ritmo. Nei primi 6’ del terzo quarto il Famila mette solo 4 punti: nei minuti successivi ne segna 3. «Catastrofico» tuona Dikeoulakos. Dotto e compagne perdono tre possessi velenosi e Ragusa ne approfitta scappando sul 48-53. L’ultimo parziale è un disastro. La difesa arancione va in tilt e la Passalacqua in 10’ ne mette 24. Romeo prende fiducia e segna da ogni dove, rendendo vani i tentativi di Laksa e Gruda. La piccola ospite non è la sola col tocco magico: a 2’ e 17” dalla sirena Kuier, sullo scadere dei 24” raccoglie palla dopo una deviazione, alza le braccia e spara quasi da centrocampo, 61-75, incontro chiuso. Poi Santucci e Crippa mettono la parola “fine” su gara1. •.

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