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Basket A1 donne

Il Famila largheggia a Brescia

Avvio complicato per Schio. A risolvere la sfida le lunghe Juhasz e Reisingerova. Per le arancioni si tratta del sesto successo di fila
Buona prova per Julia Reisingerova (Famila) (Foto RONZANI/BRIXIA)
Buona prova per Julia Reisingerova (Famila) (Foto RONZANI/BRIXIA)
Buona prova per Julia Reisingerova (Famila) (Foto RONZANI/BRIXIA)
Buona prova per Julia Reisingerova (Famila) (Foto RONZANI/BRIXIA)

 Non si ferma la marcia del Famila Wuber Schio che nell'anticipo valido per la ventiduesima giornata espugna il PalaLeonessa per 87-68. Le orange vivono un inizio complicato e per i primi 15' faticano a trovare il bandolo della matassa. A sbrogliare la situazione ci pensano le lunghe, che si prendono la scena con una prova di carattere garantendo il sesto successo consecutivo.In avvio coach Dikeoulakos punta su Guirantes e Parks in quintetto tra le esterne, con Sivka in borghese per scelta tecnica: dall'altra parte le chiavi sono come di consueto affidate a Zanardi, talento del basket azzurro che dalla prossima stagione vestirà proprio la casacca orange.

Il ritmo è alto sin dalla palla a due: gli attacchi girano a mille, tra Schio che spinge in transizione e Brescia micidiale da dietro l'arco. Con tre triple nei primi 2' le padrone di casa vanno in testa, chiudendo il quarto sul +2 (19-17). A penalizzare Sottana e compagne, oltre a una difesa non proprio ermetica, sono le percentuali dalla distanza con un misero 2 su 10.

La seconda frazione si apre con il medesimo canovaccio: il Brixia corre e segna, il Famila resta in scia con l'esperienza e grazie a una Reisingerová dominante sottocanestro. Con il passare dei minuti la difesa a zona delle lombarde viene aperta dalle scledensi per effetto di buone trame in velocità: con un parziale di 7-0 Schio torna al comando e, per merito di un arresto e tiro di Guirantes sulla sirena, va al riposo sopra di 6 (34-40).

La maggior qualità delle lunghe del Famila, in campo con la maglia blu, è il filo conduttore in avvio di ripresa: Keys fa la voce grossa in difesa mentre in attacco Juhász sgomita, segna i punti del +10 (34-44 dopo 1' di gioco) e carica di falli i pivot avversari. A dar loro man forte è Verona che, oltre a gestire al meglio la sfera, contribuisce con tiri dentro la retina. Brescia fa fatica, tra energie al lumicino e pallone spesso mal gestito: Schio riceve invece ottime risposte dalla panchina che consente di trovarsi sul +17 (47-64) all'ultima pausa. Zanardi non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca: la sua quarta tripla della serata in apertura di quarto viene però vanificata dal gioco da tre punti di Bestagno.

Lo strapotere sotto le plance rimane la costante che vanifica ogni ipotesi di rientro di Brescia: da squadra matura Schio controlla le folate avversarie rallentando i ritmi, pungendo con precisione nel pitturato sino al termine. Emblematico il dato dei punti in area: 48 per il Famila, 14 per il Brixia. I possessi conclusivi servono per arrotondare le statistiche, con Juhász che si merita la palma di mvp con 22 punti e 9 rimbalzi a cui si sommano le prestazioni convincenti dalle subentranti Crippa e Reisingerová.

Alberto Vigonesi

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