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Serie A1

Il Famila fa festa con i tifosi nella passeggiata molisana

A Campobasso partita in discesa per le arancioni di Dikeolaukos. A referto tutte le giocatrici E quattro vanno in doppia cifra
Foto ricordo per la ventina di tifosi del Famila Wuber Schio che si sono sobbarcati la trasferta di Campobasso
Foto ricordo per la ventina di tifosi del Famila Wuber Schio che si sono sobbarcati la trasferta di Campobasso
Foto ricordo per la ventina di tifosi del Famila Wuber Schio che si sono sobbarcati la trasferta di Campobasso
Foto ricordo per la ventina di tifosi del Famila Wuber Schio che si sono sobbarcati la trasferta di Campobasso

Ottantacinque punti, ottava vittoria e primo posto momentaneo in classifica. È il bottino che il Famila Wuber Schio si porta via dalla sfida contro la Magnolia Campobasso: nella colorata cornice del palaSelvapiana, le arancioni hanno vinto con merito il secondo anticipo dell'ottava giornata di A1 con il risultato di 52-85. Una partita vinta grazie a un'ottima precisione al tiro (50% sia da due che da tre) e all'apporto della difesa (ancora una volta le avversarie segnano meno di 60 punti). Tanto per cambiare, quattro arancioni in doppia cifra: 12 punti per Verona, 14 Howard, 15 Mestdagh e 17 per la miglior marcatrice Ndour. Numerosi i segnali positivi. In primis i rimbalzi - 40 contro i 29 di Campobasso - quindi il gioco di squadra (22 assist) e tutte le interpreti a referto. Da segnalare anche un altro fattore non irrilevante: la presenza di 22 fedelissimi partiti in mattinata e giunti fino al capoluogo molisano per sostenere le scledensi. L'ennesimo segno di affetto da parte dei tifosi che credono nella squadra: un mix di energie positive da conservare per il prossimo impegno, in Eurolega martedì in Francia a Mont-de-Marsan contro il Landes.

La partita

«Una partita giocata in modo serio - commenta felice Alessandro Fontana, vice della panchina - nel secondo tempo siamo saliti di qualità in difesa concedendo solo 24 punti. Abbiamo gestito bene la squadra a livello di minuti, cercando di dare fiato a tutte» in vista dell'incontro nella competizione europea. «La squadra ha cercato di trovarsi in attacco muovendo la palla». In sostanza: bene così. La cronaca. L'avvio è scoppiettante. Dopo meno di un minuto e mezzo Schio è già avanti 0-7 grazie alle intuizioni di Mabrey, Howard e Ndour. Le padrone di casa si animano grazie alle giocate di Trimboli, Milapie e Perry, poi Togliani si sblocca e il palaSelvapiana esulta. L'equilibrio dura poco perché Crippa entra e colpisce e dà il via alla festa: Keys con precisione, Ndour in velocità e Mestdagh con eleganza compiono il primo strappo, 11-21 dopo 10'. Il secondo quarto comincia a rilento. Nicolodi e l'ex di turno Trimboli provano a ricucire, ma le neoentrate Bestagno e Sottana tengono a bada i tentativi di rimonta. Dopo 7' dall'inizio della seconda frazione, con un timeout della panchina di casa sul momentaneo 12-12, cambia tutto: Perry illude, poi Mestdagh e Howard con grande precisione aumentano il divario. A metà gara il tabellone recita 28-46. Al rientro dagli spogliatoi prevale la difesa. Kacerik e Togliani credono nell'impresa, ma quando il Famila comincia a vacillare ecco che Keys mette ordine e scaccia i fantasmi. Campobasso tira male per tutta la partita (chiuderà con un debole 32% dal campo), ma la tenacia è apprezzabile. Al termine del terzo quarto prevale la correttezza: fino ad allora in tutto sono stati commessi solo 17 falli (10-7). Nell'ultimo periodo a Sottana e compagne non resta che conservare il vantaggio e chiudere la pratica.

Il valzer delle triple

Con un risultato ormai non più in discussione, comincia un valzer di triple: da una parte Giacchetti, Perry e Battisodo superano quota 50; dall'altra, Penna e Verona si scatenano e si divertono. Per Schio arriva così l'ottavo successo su altrettante gare disputate sin qui nell'avvio di campionato. Il segreto di questo modello - per ora - vincente è la preparazione. «Abbiamo preparato bene la gara - gioisce Mestdagh nel postpartita - abbiamo cominciato bene e così abbiamo impostato il ritmo per il resto della partita. Il tutto sta in come prepariamo la sfida e come ne usciamo concentrate». Esattamente ciò che servirà (oltre all'attenzione sulle palle perse) nel delicato impegno di Eurolega. 

Edoardo Mario Francese

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