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La finale scudetto/3

Famila superato allo sprint. La Virtus tiene viva la serie

Con la vittoria di ieri sera al PalaDozza la Virtus Segafredo ha riaperto la serie di finale scudetto al meglio delle cinque
Con la vittoria di ieri sera al PalaDozza la Virtus Segafredo ha riaperto la serie di finale scudetto al meglio delle cinque
Con la vittoria di ieri sera al PalaDozza la Virtus Segafredo ha riaperto la serie di finale scudetto al meglio delle cinque
Con la vittoria di ieri sera al PalaDozza la Virtus Segafredo ha riaperto la serie di finale scudetto al meglio delle cinque

La sensazione è di un déjà-vu. Una lunga di Schio nel finale da sotto trova un ferro che fa male al Famila. Era successo l'anno scorso contro Girona quando Achonwa per un soffio non riuscì a mandare avanti le scledensi in Eurolega. È risuccesso ieri sera, con Gruda che gioca l'ultima azione in 1vs1 e tira; il ferro dice di no e Bologna allunga la serie a gara4. Ieri sera, presenti un centinaio di tifosi arancioni, Dotto e compagne si sono fatte scappare di mano la possibilità di riportare a Schio lo scudetto. Al palaDozza ha trionfato la Virtus, che ha avuto la forza di ribaltare dal -15 del terzo quarto al +1 conclusivo. Il Famila ora deve reagire. Domani si torna nel capoluogo emiliano: alle 20.30 va in scena gara4, altra sfida decisiva per l'assegnazione del tricolore. Un'occasione per Bologna, per riaprire del tutto i giochi nella lotta scudetto; un secondo tentativo per le ragazze di coach GD, chiamate a chiudere in bellezza una stagione quasi perfetta. Quasi perché, dopo ieri, le sconfitte salgono a due: entrambe pericolose (la prima fu in gara1 di semifinale con Ragusa) e da lasciarsi alle spalle per credere nel sogno.

In una cornice colorata da spettatori di ogni età, la Virtus parte meglio rispetto alle prime due uscite della serie ed evita il passivo. Subito si segna poco (2-2 dopo 3 minuti), ma poi comincia la lotta: Cinili e Dojkic da una parte, Laksa e Gruda dall'altra tengono il risultato in parità. Zandalasini, spesso protagonista, gioca il suo primo tiro dopo 6' e Schio scappa: dall'11-11 Andrè si esalta, domina da sotto e Mestdagh punisce in contropiede. Bologna reagisce come può e a fine primo quarto il tabellone recita 13-20.Nella seconda i ritmi si alzano e le Vu nere si riavvicinano. Dojkic trascina le sue, seguita dall'ex Battisodo e la Virtus totalizza 25 punti contro i 20 di Schio. Pasa sale in cattedra e a metà gara registra 10 punti: di poco dietro Laksa, che tiene avanti le arancioni con la tripla del momentaneo 38-40.Al rientro comincia lo spettacolo. Verona segna, l'ex Cinili risponde e dal 41-42 il Famila mette a segno un parziale di 13 punti. I tifosi ospiti sentono il profumo della vittoria quando Sottana e Laksa segnano l'ennesima tripla: con Schio avanti di 15 (45-60), il tricolore è ad un passo.

Negli ultimi 10' il destino della sfida prende una piega imprevista. Sottana comincia con tre errori dall'arco e per i primi 2' le arancioni non trovano il canestro: lo fa Andrè, in risposta a una Turner che ci crede e che comincia a ricucire il divario. Poi è ancora Dojkic-show: la croata segna triple e piazza assist per le compagne. Non sembra la stessa del pre-partita, quando non riusciva a entrare nel palazzetto per una maniglia dispettosa: l'esterna di casa ci prende gusto e, di fronte a un Dikeoulakos con le mani giunte, tiene le sue a un punto di distanza. Poi a 20 secondi dalla fine Zandalasini penetra e porta a termine l'opera: la Virtus ha rimontato la partita e ora vorrà ribaltare tutta la serie. Appuntamento a domani sera ancora al PalaDozza. 

Edoardo Mario Francese

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