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BASKET EUROLEGA

Famila Schio, rose e GdV in dono. Il patron Cestaro celebra il bronzo europeo

Dopo il podio a Praga, dove una squadra con sei italiane ha tenuto testa ai colossi griffati Usa, torna il campionato: domani c'è la Reyer
Marcello Cestaro con i tifosi: il patron era di ottimo umore: a chi gli chiedeva di prendere Stewart ha risposto ... "gaveo 'na stua" FOTO FRANCESE
Marcello Cestaro con i tifosi: il patron era di ottimo umore: a chi gli chiedeva di prendere Stewart ha risposto ... "gaveo 'na stua" FOTO FRANCESE
Le foto di gara3

Con il terzo posto in Eurolega conquistato a Praga (59-56 il finale, con tripla di tabella di Sventoraite), il Famila Schio ha scritto una pagina di storia della pallacanestro femminile italiana. Era dal 2002 che una squadra dello Stivale non vinceva una medaglia europea: ci riuscì il fu Parma (oggi in categorie più basse), quando arrivò terzo. Da allora nessuna gioia continentale per le italiane, fino al traguardo raggiunto dal Beretta. Il bronzo vinto dalle scledensi ha un sapore particolare. Schio infatti è l'unica squadra del podio dell'Eurolega (prima Fenerbahce, seconda Mersin) con uno zoccolo duro di autoctone.

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Sono sei le italiane

Bestagno, Sottana, Verona, Crippa, Keys e Penna. Ma quello del Famila è un esempio virtuoso e isolato ai vertici del panorama europeo. Le finaliste dell'Eurolega infatti sono due squadre turche che di turco hanno ben poco. Fenerbahce-Mersin è stato lo scontro delle (poco) turche. Ma oramai il basket europeo vive grazie alle americane, spesso disposte a far vincere trofei in cambio di cifre astronomiche. Ed ecco che la finale pone un'altra questione: le disponibilità economiche delle società.

Fa riflettere il fatto che il Famila, che dispone di risorse decisamente inferiori del Fenerbahce (si parla di circa un terzo di quelle della squadra di Istanbul) sia andato ad un passo dalla vittoria. Come fa riflettere il ruolo di Breanna Stewart, lunga del Fener in passato data vicina alla Virtus Bologna: grazie ai 35 punti messi a segno in finale è stata premiata come miglior giocatrice. Secondo alcune indiscrezioni, percepisce uno stipendio superiore al milione di euro l'anno. Quando una tifosa scledense ha chiesto al patron Cestaro di fare un sacrifico e comprare la statunitense, lui ha risposto sorridendo. "Gaveo 'na stua", assonanza con il cognome della giocatrice.

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Tifosi orange a Praga

Un ruolo chiave in questa esperienza lo hanno avuto i tifosi: venerdì al palaRomare c'erano circa 180 sostenitori, riuniti davanti al maxischermo per assistere alla semifinale contro il Fener. Nella capitale della Repubblica Ceca invece una settantina di sostenitori hanno spinto le giocatrici, replicando domenica. Ma il sostegno non si è limitato agli spalti. Ieri in aeroporto gli ultimi fedelissimi hanno salutato le proprie beniamine prima della partenza; qualche km più ad ovest, giunti a Schio dopo un lungo viaggio notturno in corriera, quasi cinquanta fan hanno accolto Sottana e compagne.

Tra questi c'era un tifoso speciale: Marcello Cestaro. Il presidente del Famila, appena rientrato da un malanno, si è unito alla festa ed ha accolto le ragazze con un brindisi, alcune rose e una copia del Giornale di Vicenza a testa. «Loro sono stati meravigliosi. Partire e star via, viaggiare di notte e ora esser qui, non ne trovi come questi. Sono stati loro a spingere le giocatrici. Il cuore delle ragazze di Schio, sostenuto da ' sti quattro... (ride). Bravi, c'è grande soddisfazione».

Ora il derby con la Reyer

Intanto è già ora di pensare al futuro: domani (mercoledì 19 aprile) alle 20 è ospite la Reyer Venezia per gara1 della semifinale scudetto. L'ingresso è gratuito: chi ha già acquistato il biglietto potrà riutilizzarlo per il prossimo incontro casalingo.

Edoardo Mario Francese

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