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Basket A1 donne

Famila-Reyer, palla a due: stavolta è derby scudetto

La bassanese della Reyer Francesca Pan e la vicentina del Famila Valeria De Pretto (Foto StudioStella)
La bassanese della Reyer Francesca Pan e la vicentina del Famila Valeria De Pretto (Foto StudioStella)
La bassanese della Reyer Francesca Pan e la vicentina del Famila Valeria De Pretto (Foto StudioStella)
La bassanese della Reyer Francesca Pan e la vicentina del Famila Valeria De Pretto (Foto StudioStella)

Si alza il sipario sul primo derby veneto che mette in palio il tricolore. Inizia questa sera, al PalaTaliercio di Mestre, la finale scudetto (al meglio delle cinque partite) tra le due formazioni che hanno dominato la stagione regolare: la Reyer, alla sua quarta finale di stagione, ha vinto a settembre la Supercoppa Italiana al PalaRomare; il Famila, invece, ha conquistato a marzo, alla Segafredo Arena di Bologna, la Coppa Italia. In entrambe le occasioni la sfida è stata incrociata. «Ci siamo affrontate più volte in quest'ultimo anno - analizza Martina Crippa - ma non dobbiamo guardare a quello che è stato. I playoff sono una storia a parte, dobbiamo prepararci ad affrontare delle vere battaglie».

Per Schio si tratta dell'undicesima finale scudetto consecutiva, un record assoluto per la pallacanestro in rosa. Per Venezia, invece, è solo la terza finale della sua storia. Dieci titoli orange, contro uno solo orogranata risalente al 1946. Il palmarès premia il Famila ma mai come quest'anno gli equilibri sono incerti e, anzi, sono forse più a favore delle avversarie. L'Umana, infatti, sin dall'inizio del campionato ha dato l'impressione di essere la squadra da battere. È vero che le uniche due sconfitte rimediate in Italia sono arrivate proprio per mano di Schio ma è altrettanto vero che grande protagonista di questi successi è stata Natalie Achonwa rientrata a casa a marzo. Dotto e compagne hanno sicuramente tutte le carte in regola per cucirsi al petto l'undicesimo scudetto della gloriosa storia scledense e le due sfide tese ed equilibrate appena affrontate con Ragusa hanno aiutato il Famila Wuber a ritrovare il ritmo partita dopo oltre due settimane di stop.

Sul piano fisico, però, Venezia sembra poter offrire maggiore profondità. Inoltre può contare su una Natasha Howard dominante: è la miglior realizzatrice dei playoff con 24,8 punti di media, l'unica ad aver mai superato i 20 punti di media in postseason. Sta tirando con il 59% da due ed il 60% da tre, cattura 8,5 rimbalzi e recupera 2,2 palloni a gara. È probabile quindi che lei e Anderson saranno i punti fermi nelle scelte di Ticchi e che la rotazione delle straniere avvenga tra Petronyte e Fagbenle. «Gli aspetti fondamentali - conclude Crippa - saranno giocare con determinazione e concentrazione in ogni momento l'una per l'altra».

Nicolò Dalle Molle

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