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Basket A1 donne

Famila, difesa e "fame" si divora il Moncalieri

Ciò che serviva. Nell'anticipo di ieri sera al palaRomare tra Famila Wuber Schio e Libertas Akronos Moncalieri, vinto dalle padrone di casa 74-54, si sono visti gli elementi di cui Schio aveva bisogno per scrollarsi di dosso la sconfitta europea contro Girona. Un buon gioco di squadra - 22 gli assist - e il prezioso contributo dato dalle singole: come al solito quattro le giocatrici in doppia cifra (Keys con 17 punti, Mabrey 14, Zahui e Bestagno 12).

Una vittoria mai in discussione, frutto dell'intensità difensiva su cui lo staff del Famila lavora da mesi: solo 54 punti subiti secondo la cronaca ufficiale, ma a onor del vero le marcature di Moncalieri si sono fermate a 52 (un'incomprensione su un possibile gioco da tre punti di Mitchell nel secondo quarto, con canestro valido e rimessa dal lato). Qualunque sia, è un risultato che premia la reazione delle scledensi. Ora Sottana e compagne sono chiamate a ripetersi per la prossima gara di Eurolega, in programma mercoledì in casa contro Salamanca.

La cronaca

I primi 9 minuti si possono riassumere nel duello Schio-Mitchell. Dikeoulakos manda in campo tutte le sue pedine nel primo quarto, mentre per Moncalieri segna solo la piccola statunitense: a fine primo quarto il tabellone recita 17-11, di cui 9 per la giocatrice ospite. Il secondo parziale si apre con un fallo antisportivo commesso dall'ex di turno Reggiani. Bestagno va in lunetta e da lì si unisce al valzer dei canestri. Schio ne segna 21 nel quarto e 25 in quello successivo, compiendo numerosi allunghi che chiudono la pratica. Moncalieri gioca il suo basket fatto di lotta fisica a rimbalzo - 40 catture, di cui 13 in attacco - e giocate individuali delle due protagoniste della squadra: Mitchell, che chiude con 18 punti, e Westbeld, che ne segna 13 con 9 rimbalzi. Per le ospiti pesano l'assenza della ex Famila Tagliamento, fuori per un'operazione al crociato, e gli errori al tiro (3/14 da tre e 1/6 ai liberi). Se il Famila ha vinto con un margine così ampio, lo deve alla difesa a zona e alla voglia di ripartire. Adesso serve riprendere il ritmo per i prossimi appuntamenti europei.

Edoardo Mario Francese

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