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Serie A1

Dopo 54 vittorie in striscia il Famila si ferma a Bologna

Al PalaDozza arriva il primo stop contro l'ispiratissima Virtus delle ex Zandalasini e Laksa che scappa nel secondo quarto
Prima sconfitta stagionale per il Famila. Nella foto Ivana Dojkic e Costanza Verona VIRTUS BOLOGNA
Prima sconfitta stagionale per il Famila. Nella foto Ivana Dojkic e Costanza Verona VIRTUS BOLOGNA
Prima sconfitta stagionale per il Famila. Nella foto Ivana Dojkic e Costanza Verona VIRTUS BOLOGNA
Prima sconfitta stagionale per il Famila. Nella foto Ivana Dojkic e Costanza Verona VIRTUS BOLOGNA

Reduce dal trionfo di Salamanca in Eurolega, il Famila manca l'appuntamento del PalaDozza di Bologna e si fa domare da una Virtus Segafredo ispiratissima: così arriva il ko, 94-80, che interrompe una striscia di 54 vittorie consecutive nella regular season di serie A1. Davanti anche al centinaio di tifosi orange giunti nel capoluogo emiliano, si parte con un'assenza a testa: coach Dikeoulakos rinuncia a Kim Mestdagh nella rotazione delle straniere, mentre il collega virtussino Ticchi deve fare a meno di Cheyenne Parker, infortunata.

La partita

L'avvio vede le squadre attaccare a bassa velocità, ma Schio commette comunque troppe distrazioni e concede tre canestri comodi in sottomano. Verona, però, sorpassa sul 6-7 e le iniziative di Mabrey valgono il +8 (8-16). In uscita dal timeout la Virtus inizia a vedere il canestro dalla distanza, trovando rimonta e sorpasso sul 21-19 a fine primo quarto. Nella seconda frazione si scaldano le mani delle bianconere, agevolate anche da una difesa orange per niente reattiva: Rupert sale a 20 punti con 4/4 dall'arco, mentre le compagne macinano canestri dall'area pitturata (Schio ferma a 0 dopo i primi 20'). Nonostante le sole quattro giocatrici andate a segno (tre in doppia cifra), le padrone di casa disputano l'ennesimo quarto da oltre 30 punti della loro stagione e volano a +16 (52-36) alla pausa lunga, davanti a un Famila con la testa e il corpo fuori dalla partita.

Il rientro in campo

Al ritorno dagli spogliatoi si palesa la mancanza di risorse in casa arancione: pur provando ad alzare l'intensità non calano gli errori e arrivano un paio di falli commessi per pigrizia, mentre Zandalasini, con due triple, e il primo bersaglio di Laksa valgono il 62-44 a metà parziale. Mabrey, con quattro falli a carico, si prende in mano l'attacco e, quasi da sola, riduce il distacco a -11 sul 67-56, prima di una tripla killer di Zandalasini allo scadere dei 24" e di un libero di Barberis che archiviano la penultima frazione sul 71-56 e spengono la reazione scledense. La gara sale di colpi con le triple di Mabrey, Sottana e Keys (intervallate dalla quinta di Rupert) e Schio si trova solo a -8 con 6'34" da giocare: qui si fanno però sentire la fatica delle orange e la puntualità dalla lunga distanza della Virtus, che torna a +11 a 4'26" con la bomba di Laksa a punire l'errore di Howard. Il tempo e le risorse sono insufficienti per un ulteriore strappo, così Bologna si sfoga ancora dall'arco con Dojkic e completa la serata perfetta sul 94-80. Si rivela, quindi, decisivo il 31-17 del secondo quarto: nelle restanti frazioni la somma dei parziali si è chiusa in parità. 

Martino Parise

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