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Il nuovo arrivo

Dall'inferno turco di Hatay, la nuova pivot. Il Famila ingaggia Egle Sventoraite

Proveniente dalla squadra della città cancellata dal terremoto. Veste la casacca numero 11: la maglia indossata dalla storica capitana Masciadri.
Egle Sventoraite è pronta a dare il suo contributo sotto le plance del Famila Basket
Egle Sventoraite è pronta a dare il suo contributo sotto le plance del Famila Basket
Egle Sventoraite è pronta a dare il suo contributo sotto le plance del Famila Basket
Egle Sventoraite è pronta a dare il suo contributo sotto le plance del Famila Basket

C'è un nuovo pivot in città. Arriva dalla Turchia l'ultimo innesto del Famila Wuber Schio: si tratta di Egle Siksniute, universalmente conosciuta da coniugata Sventoraite, centro di 198 centimetri originaria della Lituania, pronta a dar man forte alle arancioni sotto le plance. Si è già aggregata alla squadra e seguirà gli impegni delle compagne sin dal prossimo appuntamento di Eurolega, giovedì a Mechelen.

Da un fiume ad un altro

Nata nel 1991 a Klaipeda, cittadina a vocazione commerciale nei pressi della foce del Nemunas, ad est della Lituania, l'allora Siksniute ha cominciato a prendere confidenza con il pallone nella squadra locale. Quindi è passata ad Utena e poi a Nymburk, in Repubblica Ceca. Successivamente un'esperienza in Ungheria, un'altra in Polonia prima di spingersi nel centro Europa per il primo grande salto in carriera: nel 2019-2020 ha giocato con il Castors Braine, con cui ha vinto il campionato belga.

Da lì si è rimessa in moto per raggiungere la Turchia: prima ad Izmit, dopo a Kaysery (antica Cesarea), infine al Botas. Nell'ultima stagione si è trasferita ad Hatay: lì ha giocato 6 partite, mettendo a referto 12,2 punti di media conditi da 5 rimbalzi. Il terremoto che ha distrutto la città - e il Paese intero - ha posto un grande interrogativo sul proseguo delle competizioni sportive: per questo la società di Hatay le ha concesso il nulla osta per lasciare la squadra e trasferirsi.

Ed eccola sulle sponde del Leogra: a Schio la giocatrice lituana potrà dare un contributo significativo, creando vantaggio fisico sotto canestro. Curioso come sia Schio che la natia Klaipeda, dove mosse i primi passi, abbiano una bandiera giallo-rossa.

Il d.g. Paolo De Angelis

«Pur con gli ottimi risultati di questi mesi - spiega il d.g. Paolo De Angelis - ci siamo resi conto della mancanza di un pivot vero e proprio nel nostro roster». Ed ecco che si è liberata una "cinque" originale, un centro puro, una punta di peso per fare un paragone calcistico. Quasi due metri per 80 Kg, Schio così ritrova una presenza ingombrante sotto la retina. «Sapevamo quale fosse la lacuna nel nostro puzzle - continua il direttore generale - siamo un po' troppo leggeri sotto canestro. Trovare una lunga europea di livello è quasi impossibile a febbraio. L'opportunità è nata a causa di eventi negativi, perché il terremoto ha messo in ginocchio la squadra di Hatay».

«È un acquisto che ci fa piacere: si vede poco in partita, lavora molto dietro le quinte, non attira l'attenzione dal punto di vista offensivo, ma cerca di mettere in condizione le compagne di fare canestro. Eravamo troppo sbilanciati nel perimetro, così rientriamo in area».

Primi allenamenti per Egle Siksniute-"Sventoraite"

Già in questi giorni i primi allenamenti alla corte di coach Dikeoulakos. «Ci aspettiamo battaglia sotto canestro. Cercheremo di riportare Astou Ndour nella sua posizione preferita che è più lontano da canestro», grazie all'impiego della neoarrivata, che ha caratteristiche diverse: è infatti «un cinque, ha un buon tiro dai 4-5 metri, non tira da tre e smista la palla fuori per far tirare le compagne». Non male, considerando che fino ad oggi le lunghe scledensi preferivano il gioco veloce da lontano, senza farsi mancare la conclusione dall'arco, ma peccando a rimbalzo e nei duelli fisici. Il nuovo acquisto arancione vestirà la casacca numero 11: un'eredità importante, dato che fu la maglia indossata dalla storica capitana Raffaella Masciadri. 

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