<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Beretta, quanti motivi per battere il Fenerbahce

Il tecnico Pierre Vincent
Il tecnico Pierre Vincent
Il tecnico Pierre Vincent
Il tecnico Pierre Vincent

Il destino del Beretta Famila in campo europeo non necessariamente dipenderà dalla gara di stasera. Ma sicuramente la data di oggi, 28 gennaio, è cerchiata da mesi sui calendari di giocatrici e appassionati. Il primo ritorno di Cecilia Zandalasini in quella che per quattro anni, dal 2014 al 2018, è stata la sua casa e i conseguenti ricordi che riaffioreranno; ma anche l'occasione di ammirare una squadra che quest’anno sta esprimendo un’eccellente pallacanestro sotto la guida di Victor Lapeña e della possibile MVP della stagione, Alina Iagupova. Tutti questi ingredienti non sono altro che un surplus di valore da assegnare alla partita, in termini di desiderio di “portarla a casa”, di orgoglio e fiducia acquisiti, nel caso arrivasse una vittoria. C'è anche da fare i conti con l'avvicinamento alla serata odierna, che vede le ragazze di coach Vincent reduci dal ko incassato sul parquet di Ragusa, dove ancora una volta il tecnico francese ha ristretto le rotazioni, affidandosi prevalentemente alle titolari, vista l’importanza delle sfide affrontate e da affrontare. Inoltre, è ben impresso nella mente il deludente risultato dell’andata, quando Schio non entrò mai veramente in partita lasciando via libera alle gialloblù di prendersi anche 23 punti di margine per poi concludere sul 58-43. Quel “43” indica anche la peggior prova offensiva stagionale delle arancioni (lo stesso vale pure per i 58 delle turche), con Harmon a secco e le sole DeShields (15) e Gruda (11) a mettere a referto il 60% del fatturato di squadra. Qualcosa è però cambiato da quel 27 novembre, ovviamente: il tempo ha fatto sì che la produzione dell’attacco migliorasse, soprattutto grazie al duo Rodriguez-Gruda in grado, potenzialmente, di mettere assieme fino a più di 60 punti, se sommiamo le rispettive migliori prove personali (34 per la spagnola, 28 per la francese), arrivate a distanza di tre giorni una dall'altra. Aggiungendoci la solidità di Harmon e Lisec, la regia di Dotto e il fattore PalaRomare, ancora inviolato in quest'annata nella manifestazione continentale, si può arrivare alla conclusione che le carte in regola per giocarsela fino in fondo ci sono tutte, pur con la consapevolezza della forza delle avversarie e delle poche certezze giunte dalle giocatrici di rotazione. I precedenti giocati nell'impianto scledense parlano di quattro vittorie turche negli ultimi sei confronti, ma l’ultimo, il 19 ottobre 2017, ha premiato Schio (Miyem e Yacoubou 13 punti). •

Martino Parise

Suggerimenti