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Basket Eurolega donne

Beretta, c'è voglia di fiesta. Ma Valencia fa tirare l'Alba

In caso di successo alla Fonteta Schio si garantisce la final four. Nelle spagnole padrone di casa è probabile il rientro di Torrens

Cambiare le abitudini per concedersi una festa in terra di Spagna. Se il Beretta Famila vorrà mettere in ghiaccio l'accesso alle final four senza ripassare da Schio, dovrà farlo contrastando la tendenza negativa delle gare in trasferta: tra campionato ed Eurolega, infatti, tra gli incroci fuori casa con avversarie dirette la squadra di Dikeoulakos ha conquistato solo quello di Salamanca.A partire dalle 19 di oggi, Sottana e compagne calcheranno, per la prima volta nella storia del club, il parquet del Pavello Font de San Lluis (più noto come La Fonteta) e cercheranno di approcciare la sfida sull'onda degli ultimi sei, trionfali, minuti di gara-1. Ma potrebbero dover fare i conti con la classe di Alba Torrens.

La situazione della stella ex Ekaterinburg sembra migliorata e, questa sera, è possibile un suo impiego. La ricetta di Ndour «Dopo i 23 punti subiti nel terzo quarto - ha detto Ndour nel postpartita - sapevamo che per vincere dovevamo ripartire dalla difesa». Anche oggi, una partenza aggressiva nella propria metà campo, per prendere il comando già dalle prime battute, sarebbe la ricetta migliore sia per aumentare la pressione sulle spalle del Valencia, che non potrebbe permettersi giri a vuoto per tutto il resto dell'incontro, sia per evitare di tornare sui binari già percorsi in occasione di alcune sconfitte esterne (a Girona, Sopron e Mersin) di questa stagione, dove le scledensi hanno spesso inseguito nel primo tempo per poi cedere di netto nella ripresa, se non prima.

Martedì, oltre alla difesa, a fare la differenza sono stati senza dubbio la capacità delle arancioni di attaccare sempre secondo la propria filosofia, anche quando la pressione valenciana sulle linee di passaggio era all'estremo, e il controllo dei rimbalzi, senza il quale non sarebbe in alcun modo stato possibile il parziale di 16-0 che ha chiuso i conti. Un controllo dei rimbalzi che, bisogna sottolineare, è stato frutto della prontezza di tutte le giocatrici, a prescindere dalla prestanza fisica, a dimostrazione del fatto che la vittoria non passa necessariamente dalla presenza sotto canestro di un tipico "centrone" à la Isabelle Yacoubou, credenza invece diffusa tra gli appassionati.

Il Beretta, inoltre, è riuscito a concludere da due con il 61%, limitando l'impatto dei chili e dei centimetri di Cox, Guelich e Carrera. Fattore campo Ciò che obbligatoriamente si invertirà, sarà la spinta del pubblico: «I tifosi avversari vogliono essere un fattore - continua Ndour - noi dobbiamo concentrarci solo su noi stesse e giocare il nostro basket». A conferma di ciò, La Fonteta può contare su una capienza massima di ben 8500 spettatori, certo difficile da raggiungere nel femminile, ma in finale di Supercoppa Europea 2021 le 3800 presenze furono sufficienti a spingere la squadra di casa addirittura al trionfo contro le russe di Ekaterinburg. Sei delle giocatrici in campo allora sono tutt'oggi in forza alle taronja, quindi hanno già dimostrato come ogni avversario possa essere battibile. In passato, l'impianto valenciano ha detto male alla nazionale femminile azzurra a Eurobasket 2021 e alla Virtus lo scorso ottobre, mentre le formazioni maschili hanno spesso fatto risultato: buona per Bologna la semifinale di Eurocup nel 2022, così come l'incontro di Eurolega di qualche giorno fa per Milano

Martino Parise

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