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Eurolega

A Mersin il Beretta regge per 3 quarti poi cede alle yankee-turche

Le arancioni rimangono in partita fino a 10 minuti dalla fine prima di arrendersi alle turche
Astou Ndour (Beretta Schio) a contatto con Elizabeth Wlliams, centro statunitense del Cukurova FIBA EUROPE
Astou Ndour (Beretta Schio) a contatto con Elizabeth Wlliams, centro statunitense del Cukurova FIBA EUROPE
Astou Ndour (Beretta Schio) a contatto con Elizabeth Wlliams, centro statunitense del Cukurova FIBA EUROPE
Astou Ndour (Beretta Schio) a contatto con Elizabeth Wlliams, centro statunitense del Cukurova FIBA EUROPE

Il Beretta regge per tre quarti, ma alla fine cede ai colpi del Cukurova: nella sfida a Mersin le arancioni cedono 79-67 e vengono raggiunte proprio dalle turche al vertice del gruppo B di Eurolega, con 20 punti (ma Sopron a 19 scenderà in campo oggi). In virtù del vantaggio negli scontri diretti (Schio all'andata vinse con uno scarto inferiore, 76-72) le biancoblù mettono il naso avanti. È stata una partita avvincente davanti a seimila spettatori e trecento poliziotti. Le turche - per modo di dire, dato che il contributo delle connazionali di Erdogan è limitato ai 3 punti di Fitik e ai 9 della naturalizzata Hollingsworth - hanno vinto grazie allo sprint dei minuti finali.

Il punto sulla partita

«Dopo un buon approccio - commenta l'assistente di Dikeoulakos Alessandro Fontana - abbiamo perso brillantezza in difesa e di conseguenza un po' di ritmo in attacco. Nei quarti centrali siamo stati solide in difesa e abbiamo trovato buone soluzioni offensive. A inizio ultimo quarto il gap si è creato subendo troppo in situazioni di uno-contro-uno e a rimbalzo. Con il loro talento individuale hanno respinto il nostro tentativo di rientrare e hanno gestito fino alla sirena finale».

Grandi protagoniste le WNBA

La miglior marcatrice è Bonner, che ha messo dei canestri decisivi e ha chiuso con 20 punti e 10 rimbalzi. Si aggiungono i 12 di Chelsea Gray (8 assist) e 15 di Hayes. Infine 7 per Williams, più la sopracitata Hollingsworth. Luci e ombre tra le scledensi, anche quelle che hanno giocato oltreoceano: Mabrey, la più propositiva con 15 punti e 6 assist, ha tirato con un insolito 30% dal campo; l'altra americana, Howard, ha segnato 9 punti con 1/6 da tre. Ndour è più precisa con i suoi 10 (frutto del 5/8 al tiro), idem Mestdagh con 9 punti. Al Famila restano due partite per centrare i quarti: una fondamentale in Belgio e poi il tutto per tutto in casa con Sopron.

La cronaca

Le torce dei tifosi illuminano il Servet Tazegül Spor Salonu. Le scledensi partono forte: Keys con una stoppata, un assist e il canestro dell'iniziale 0-7. Cukurova reagisce con una facilità disarmante: Hayes, Gray e Williams riavvicinano le padrone di casa e Cornelius spara la tripla dell'11-9. Nei primi 10' Mersin fa 3/6 da tre, Schio 1/6. Nella seconda frazione aumentano i falli e diminuiscono i punti. Il duo Gray-Hollingsworth aumenta il vantaggio fino al 31-24; Mestdagh più volte ci mette una pezza, quindi Ndour e Mabrey pareggiano. Williams e Gray non ci stanno e con i liberi di Howard e Hayes si arriva al 37-33 di metà gara. Il terzo quarto ha due storie separate. Subito parte un confuso valzer di palle perse. Poi comincia lo spettacolo con le giocate in singolo di Gray e Hayes da una parte e Sottana dall'altra. Con i tiri in solitaria si arriva al momentaneo 55-52. Negli ultimi 10' Hayes chiama, Schio non risponde e Cukurova ne approfitta per allungare. Bonner non ne sbaglia una e il divario diventa incolmabile: 79-67.

Edoardo Mario Francese

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