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Complimenti del Papa al menù bassanese

IN VATICANO. Al Sinodo dei vescovi dedicato al Medio Oriente

 La delegazione bassanese con papa Benedetto XVI
La delegazione bassanese con papa Benedetto XVI

 La delegazione bassanese con papa Benedetto XVI
La delegazione bassanese con papa Benedetto XVI

Per quattordici giorni il Vaticano ha accolto 185 padri per il Sinodo dei Vescovi dedicato ai problemi della Chiesa nel Medio Oriente. Questo importante incontro ha avuto una chiusura enogastronomica , con il convivio che il Santo Padre ha voluto offrire ai vescovi e ai patriarchi delle varie Chiese e quel convivio ha parlato bassanese.
Ad organizzare il tutto è stato chiamato nella Città del Vaticano Sergio Dussin, presidente del Gruppo ristoratori bassanesi. Il compito non era certo dei più facili perché si dovevano accontentare abitudini alimentari differenti. Il pranzo è stato servito in sala Nervi. La cucina provvisoria è stata sistemata invece nel cortile del fabbricato dove lo chef Andrea Campagnolo ha preparato il pranzo.
Sobrio il menu che Dussin ha proposto ai responsabili del protocollo papale, bene accetto, e che è stato pensato, in via principale, per esaltare le specialità della terra vicentina.
Come antipasto sono stati distribuiti piatti di prosciutto crudo di Parma con radicchio di Treviso e scaglie di grana padano.
Il primo piatto presentava dei tortellini ripieni di carne con burro e parmigiano reggiano. Il secondo invece era di stampo bassanese con il guanciale di manzo della ormai nota "Basanina", della macelleria Dal Monte. Ad accompagnare la carne, un mestolo di polenta di Marano con broccoli bassanesi. Infine, come dessert, cialda di sfoglia con crema pasticcera e scaglie di cioccolato.
Anche i vini, rigorosamente selezionati, erano strettamente vicentini , a cominciare dal Breganze bianco "Il Pendio" dell'azienda di Contrà Soarda e del Cabernet dell'azienda agricola Due Santi, fino ad arrivare al Dindarello moscato dell'azienda Maculan.
«È stato un pranzo che ho molto apprezzato, siete stati davvero bravi», il commento del Santo Padre a Dussin prima di lasciare il salone.
«Sono queste le soddisfazioni più belle del nostro lavoro - spiega il presidente dei ristoratori bassanesi - Il fatto che abbiamo raccolto anzitutto l'apprezzamento del Papa e poi di numerosi fra vescovi e cardinali ci conforta sulla bontà dell'impegno profuso».
«Quello a cui noi teniamo principalmente - conclude - è la scelta dei prodotti. Abbiamo tante cose buone nel Vicentino ed è giusto esaltarle. Proprio quest'anno lo abbiamo dimostrato, come ristoratori bassanesi, coinvolgendo, nel periodo dell'asparago, qualcosa come novanta ristoranti sparsi in tutta la provincia di Vicenza. Così vorremmo fare anche nell'abbinamento fra il broccolo di Bassano e il broccolo fiolaro di Creazzo». G.C.

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