<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ECCELLENZA

Il Bassano esonera Maino. Adesso c’è Cunico in pole

Una riunione poco più che formale nel tardo pomeriggio di ieri per decidere ciò che era nell'aria da diverse ore. Checco Maino non è più l'allenatore del Bassano. È stato sollevato dall'incarico, anche se la formula ufficiale recita separazione consensuale perchè l'amicizia pluriennale non potrà mai essere scalfita. Fatale per lui il ko interno di domenica (1-2) col Borgoricco United, l'ennesima occasione di rilancio malamente sprecata, con gli ultrà del Gruppo Grappa che dopo 90 minuti vissuti a spingere la squadra hanno abbandonato la gradinata in silenzio riservando sovrana indifferenza ai giocatori, mai accaduto prima. «Non posso che ringraziare il mister per le stagioni che l'hanno visto protagonista coi nostri colori – comunica il presidente Fabio Campagnolo – è stata una decisione sofferta e dolorosa che abbiamo preso a malincuore, ma forse era l'unica possibile per dare la scossa a una formazione che sinora ha reso sotto le aspettative. A Checco va il nostro più grande in bocca al lupo per il prosieguo della carriera, augurandogli le migliori fortune». Non è un mistero che proprio Campagnolo sia stato il più grande estimatore dell'allenatore: a lui lo lega un'amicizia fraterna che dura da anni e Campagnolo per primo nel recente passato ha fatto da scudo agli spifferi e alle voci montanti che volevano il trainer di Lusiana in uscita tanto a ottobre che la scorsa primavera. Al netto dei risultati carenti dell'ultimo mese, Maino rimane l'uomo della rinascita giallorossa del luglio 2018, quando il Bfc è rinato in un nanosecondo dalle ceneri del Bassano trasferito a Vicenza dalla famiglia Rosso e lui l'ha subito trasformato in una creatura vincente: due promozioni consecutive dalla Prima all'Eccellenza, un titolo regionale di Prima, e la partenza boom lo scorso anno sempre in Eccellenza prima dello stop per il ritorno della pandemia. Rimarrà nel cuore di Fedelissimi e ultrà del Gruppo Grappa e di tutti coloro che vogliono bene al Bassano che Checco ha guidato in panchina nell'ultimo quadriennio. Maino ha pagato il rendimento sottotraccia dei suoi giocatori, nonostante un cast di primissima fascia. E invece il Bfc ora procede in ritardo di 10 punti dalle prime due posizioni. Inimmaginabile solo a pensarlo lo scorso agosto. Senza contare che il rapporto con un paio di veterani dello spogliatoio probabilmente si era irrimediabilmente logorato. Indicativamente nella giornata di oggi i comandanti di via Piave designeranno il sostituto: l'altroieri in tribuna c'era Alessandro Pontarollo (accostato al Bassano quando pareva vicina la fusione col Vallbrenta), ma il favorito sembra essere Enrico Cunico, già alla guida tra le altre di Treviso, Luparense, Campodarsego, San Paolo e Venezia. In ogni caso la rimonta appare al momento onestamente proibitiva con sole 16 gare ancora in calendario. Meglio abbandonare l'area off limits e pianificare per tempo il futuro.

Vincenzo Pittureri