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L'intervista

Chilese: «Ora pochi acquisti calibrati e investiremo sullo stadio»

Il presidentissimo Lino Chilese con il suo Arzignano in quattro anni ha ottenuto due titoli e una promozione in C
Il presidentissimo Lino Chilese con il suo Arzignano in quattro anni ha ottenuto due titoli e una promozione in C
Il presidentissimo Lino Chilese con il suo Arzignano in quattro anni ha ottenuto due titoli e una promozione in C
Il presidentissimo Lino Chilese con il suo Arzignano in quattro anni ha ottenuto due titoli e una promozione in C

Chapeau Arzignano. L'urlo possente del ritrovato pubblico del Dal Molin si libera quando il franco-camerunense Dany Maury supera in velocità il portiere clodiense Amatori e infila a porta vuota il gol che consegna il playoff di D ai giallocelesti. Una rete, l'unica di quest'annata, che premia un giocatore penalizzato dagli infortuni e un ambiente intero che ci ha creduto anche quando il secondo posto si vedeva solo col binocolo. Il presidente Lino Chilese si è goduto il trionfo dei suoi da lontano ma le emozioni non sono stati meno forti: «Da tempo avevo prenotato una settimana di relax in Sardegna e caso ha voluto che sia coincisa con quella dei play-off - spiega il massimo dirigente - ho seguito semifinale e finale in streaming ed è stato emozionante e anche un po' insolito, penso sia la prima volta che vedo delle partite importanti della mia squadra a distanza».

 

Il bilancio stagionale gialloceleste?
È stata una bella stagione, ci siamo presi le nostre soddisfazioni dopo un inizio stentato. Sapevamo di avere una buona squadra e avevo detto ai ragazzi che con calma e facendo un risultato alla volta ci saremmo tirati fuori dalle difficoltà. Poi è stato bello veder esordire dei nostri giovani interessanti e avere un allenatore bravo che ha saputo amalgamare un gruppo importante. Do la palma di migliore dell'anno al nostro Manuel Antoniazzi, ha fatto una crescita straordinaria questo ragazzo. In quattro anni questa società ha ottenuto due piazzamenti e una promozione in C partecipando alla terza serie. Al nostro livello non c'è stata una squadra in Italia che possa vantare gli stessi risultati nell'ultimo quadriennio.

Quanto le dispiace non avere uno stadio a norma per poter chiedere il ripescaggio in Lega Pro?
Noi quest'anno abbiamo già fatto un passo avanti, con l'aiuto dell'amministrazione comunale, perché abbiamo potuto allenarci nel nuovo campo sintetico adiacente al Dal Molin. Con questo abbiamo risolto molti problemi sia del settore giovanile che della prima squadra. Adesso ci sarebbe bisogno di una ristrutturazione generale del nostro stadio, basti pensare che non abbiamo potuto giocare gare in notturna per via delle torri faro non a norma. Stiamo dialogando da vicino con il Comune perché tenga presente questa situazione e anche gli sforzi che la società sta facendo per tenere alto il nome di Arzignano. Io penso che una realtà come la nostra meriti di avere un impianto a norma con le regole della Lega Pro, ho fiducia nei nostri amministratori e li ringrazio per quanto potranno fare in futuro.

Sono arrivati i complimenti del Vicenza per la vittoria dei play-off e allo stadio c'era il dg Bedin.
C'è una bellissima collaborazione tra le due società e sono contento che Paolo fosse a vedere la partita. Si sono congratulati anche il sindaco di Vicenza Rucco e l'assessore Celebron che sono sempre vicini ai nostri colori.

Sabato è stata l'ultima gara di Sammarco. In futuro ci sarà ancora spazio per nomi blasonati o punterete su elementi di categoria?
Mi viene in mente quando giocavo io gli ultimi anni ad Arzignano, avevamo in squadra Giorgio Biasiolo che era stato per anni titolare al Milan. Le nostre porte sono sempre aperte e tanti vorrebbero venire a giocare qua perché sanno che c'è una società seria, con due ottimi professionisti come il dg Togni e il ds Serafini. Paolo Sammarco è stato un uomo spogliatoio importante per la crescita dei nostri giovani.

La rosa negli ultimi due mercati estivi è stata stravolta. Questa volta si potrà puntare a confermarne la maggior parte?
Puntiamo a mantenere l'ossatura della squadra facendo i giusti inserimenti che ci permettano di fare un altro campionato di vertice. Noi vogliamo uomini prima di giocatori, che siano convinti di restare e vogliano bene alla nostra maglia.

E di mister Bianchini cosa diciamo presidente?
L'allenatore è già assolutamente confermato. Sono contento che possa lavorare per noi perché ci eravamo conosciuti l'anno che abbiamo scelto Italiano. E' uno che preferisce i fatti alle parole, è la persona perfetta per noi.

Stefano Gobetti