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SERIE D

Bianchini, Andreucci, Ferronato
Il “prof” Cunico li promuove

In Serie D (girone C) comanda il “made in Vicenza”. Con le squadre appena tornate in campo per la ripresa dell’attività dopo la pausa natalizia e in attesa del match stellare di domenica prossima che vedrà opposte l’Arzignano (primo della classe) alla Clodiense (seconda forza del torneo) da un’attenta analisi delle panchine è emerso che a dettare legge sono allenatori vicentini o comunque legati –chi più chi meno- alla nostra provincia. Ben quattro infatti i coach berici con Giuseppe Bianchini alla guida del Grifo, Alessandro Ferronato ormai un’istituzione a Cartigliano, Nicola Zanini alla guida della Luparense e il bassanese d’adozione Antonio Andreucci che con la Clodiense sta tallonando a suon di vittorie l’Arzignano; a questi vanno poi aggiunte vecchie conoscenze del mondo pallonaro berico come Andrea Pagan (ex Marano, succeduto poco tempo fa al vicentino Massimiliano De Mozzi all’Este), Cristiano Masitto (ex calciatore di Vicenza e Bassano ora alla guida del Campodarsego), l’ex capitano del Real Vicenza Roberto Vecchiato (Adriese) e Tommaso Chiecchi che ha giocato a Sarego e ora è il responsabile tecnico della prima squadra del Caldiero. Chi in un modo, chi in un altro stanno tutti lottando per raggiungere i rispettivi obbiettivi, andiamo allora a scoprire il parere in merito a tutto ciò di un allenatore che la Serie D la conosce bene come Enrico Cunico (ben 11 campionati disputati nella massima serie dilettantistica e una promozione mancata d’un soffio con il Marano dopo aver conquistato ben 83 punti -correva l’anno 2013/2014-). Giuseppe Bianchini (Arzignano). «La squadra gialloceleste è una della più serie candiate alla promozione per la qualità e la quantità degli elementi in rosa, per la bravura dello staff tecnico e per la programmazione e lungimiranza di una società che, dopo la retrocessione dalla Lega Pro, non ha fatto alcun dramma ma è ripartita alla grande progettando la stagione come si deve. Finora il Grifo ha disputato un grande torneo grazie anche alla bravura di Giuseppe: è sempre stato un leader in campo fin da quando giocava, sinceramente non ho mai avuto dubbi sul fatto che potesse diventare quel bravo allenatore che sta dimostrando di essere da quando è arrivato ad Arzignano». Voto: 9. Alessandro Ferronato (Cartigliano). «Anche quest’anno la compagine bassanese sta sorprendendo tutti: una salvezza per loro vale un 10 in pagella. Stiamo parlando di una piccola realtà che però sa fare grandissime cose considerando che è una delle pochissime squadre che si allena alla sera e gran parte dei ragazzi lavora durante il giorno. A Cartigliano si è creata una sorta di famiglia molto coesa dove ogni giocatore si trova a suo agio e tutti lottano per la causa: a mio parere sono la classica favola calcistica che tutti gli appassionati di calcio amano farsi raccontare». Voto: 8.5. Nicola Zanini (Luparense). «I padovani stanno rispettando appieno le attese della vigilia, hanno un organico importante ma per competere con le primissime peccano a livello numerico. Un difetto che alla lunga potrebbe farsi sentire. Zanini sa far giocare molto bene le proprie squadre, questo è innegabile e penso che in questo momento sia un allenatore da primissima fascia». Voto: 7. Antonio Andreucci (Clodiense). «I numeri collezionati dai chioggiotti parlano da soli e non è un caso trovarli dove sono, Andreucci infatti è un tecnico quadrato che bada al sodo, non si fa influenzare dalle mode e sa sempre dare grande equilibrio alle proprie squadre. La loro realtà rispecchia parecchio quella di Arzignano, probabilmente la Clodiense può contare maggiormente sul supporto di un pubblico da sempre attaccatissimo alla squadra e molto caldo che nelle sfide che contano rappresenta un elemento di vantaggio enorme. Sono convinto che fino alla fine si contenderanno la vittoria finale con l’Arzignano e vincerà chi avrà più continuità e freddezza». Voto: 9. Andrea Pagan (Este). «Pagan sta facendo ampiamente il suo lavoro, l’Este può giocarsi buone carte per la salvezza ma io non avrei optato per il cambio del tecnico; De Mozzi infatti lo scorso anno è riuscito a ricostruire prima e salvare poi una squadra che versava in condizioni assai difficili, la società a mio parere non ha avuto la pazienza di aspettare coloro che pochi mesi prima li avevano fatti risorgere e che avrebbero anche quest’anno tirato fuori quel qualcosa in più». Voto: 6. Cristiano Masitto (Campodarsego). «Da sempre le squadre di Masitto magari non sono bellissime da vedere ma al contempo sanno essere concrete e non badano a fronzoli. Stiamo parlando di un allenatore che sa adattarsi all’organico che trova e sa sempre dare grandi stimoli ai giocatori». Voto: 7. Roberto Vecchiato (Adriese). «Da quattro cinque anni il club rodigino allestisce squadre importanti, sinceramente mi aspettavo di poterli ritrovare più in alto ma Vecchiato sa il fatto suo e sta lavorando bene». Voto: 6. Tommaso Chiecchi (Caldiero). «I veronesi stanno dimostrando di poter stare in categoria, potrebbero prendersi ancora belle soddisfazioni». Voto: 7.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Meneguzzo