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L'intervista

Baggio e la vita lontano dal calcio, ricordando Rossi e Maradona: «Spacco la legna e sono felice»

Roberto Baggio (foto Ansa)
Roberto Baggio (foto Ansa)
Roberto Baggio (foto Ansa)
Roberto Baggio (foto Ansa)

«Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Spacco la legna, uso il trattore e la sera sono così stanco che mi gira la testa. Stare a contatto con la natura è la cosa più bella, faccio piccoli lavori che mi danno grandi soddisfazioni, mi accontento delle piccole cose che alla fine sono le più belle e le più grandi». Roberto Baggio racconta con queste parole la sua vita lontano dal calcio.

Da quando si è ritirato, a 37 anni nel maggio del 2004, il Divin Codino si è allontanato dal mondo del pallone, eppure l’amore dei tifosi per lui è ancora enorme, come dimostrano le tante lettere che continua a ricevere. «È una cosa bellissima, sorprendente tutto questo affetto dal momento che sono passati tanti anni da quando giocavo, non so, forse la gente apprezza di me la semplicità che mi ha sempre contraddistinto», racconta Baggio in un’intervista rilasciata a "Il Venerdì", in edicola oggi con Repubblica.

Nel calcio di oggi, con la sua classe, la sua tecnica e i suoi dribbling, farebbe ancora di più la differenza. «Credo che non solo io, ma tutti quelli della mia epoca, sarebbero felici di giocare in un calcio dove gli attaccanti sono protetti dalle nuove regole, se solo penso ai 9.15 metri di barriera per un calcio di punizione... Beh, mi sarebbe piaciuto se fosse stato così ai miei tempi», le parole di Baggio in un video postato da Repubblica

Un campione assoluto come lo sono stati due ex stelle che da pochi mesi ci hanno lasciato come Diego Armando Maradona e Paolo Rossi. «Due persone a cui tutti eravamo legati, due esempi nel mondo del calcio, hanno segnato un’epoca, hanno fatto la storia del nostro sport, ma io ho avuto la fortuna di averli come amici e forse ho perso più di qualcun altro», sottolinea Baggio.

Si torna al calcio di oggi, quello che ormai da più di un anno va avanti senza tifosi e con gli stadi vuoti. «Credo che il calcio senza il pubblico sia veramente tristissimo, al di là dell’importanza della partita, è veramente triste senza i tifosi», dice Baggio che, nel film "Il Divin Codino" che uscirà su Netflix e che è dedicato alla sua vita, ha cercato di trasmettere i suoi valori, in particolare di mettere in evidenza «le difficoltà che tutti possono incontrare durante la propria vita, io ho voluto mettere in risalto questo, il fatto che non dobbiamo arrenderci mai, che bisogna andare avanti, che bisogna avere un grande amore verso i propri genitori e dare sempre tutto, non avere rimpianti ed essere soddisfatti del percorso che si è fatto».

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