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Azzurra all’Europeo con 100 alla maturità e i consigli del nonno

Bardin premiata al GdVBianca Giulia Bardin (a sinistra), centrocampista, è la nipote di Adriano. Gioca in  A con il Verona
Bardin premiata al GdVBianca Giulia Bardin (a sinistra), centrocampista, è la nipote di Adriano. Gioca in A con il Verona
Bardin premiata al GdVBianca Giulia Bardin (a sinistra), centrocampista, è la nipote di Adriano. Gioca in  A con il Verona
Bardin premiata al GdVBianca Giulia Bardin (a sinistra), centrocampista, è la nipote di Adriano. Gioca in A con il Verona

È la stakanovista della serie A femminile ed è stata convocata al Campionato Europeo Under 19. Bianca Giulia Bardin, nipote d’arte, sa come si fanno le cose per bene, che si competa sul campo di calcio o su un banco di scuola, lei punta al massimo risultato. È infatti una centina del liceo scientifico Tron, nonostante un impegno sportivo non indifferente con 4 allenamenti a settimana a Verona, dove gioca nella squadra femminile di massima serie. Eppure i lunghi trasferimenti in treno non hanno intaccato il suo rendimento scolastico. «Studiavo in treno e poi quando arrivavo a casa - spiega la centrocampista vicentina - un bell’impegno visto gli orari degli allenamenti dalle 15.30 alle 17 circa. Però la società almeno mi rimborsava i viaggi». E poi? «Voglio iscrivermi alla facoltà di Medicina, ho sempre sognato di fare il medico» Il calcio femminile fatica a decollare in Italia, rispetto agli altri paesi europei... «Anche se qualcosa sta cambiando - spiega Bardin, nipote dell’ex portiere biancorosso Adriano, nonché preparatore dei portieri della Nazionale di Trapattoni -. Già il fatto che la Juventus abbia fatto un suo team ha cambiato qualcosa e quest’anno dovrebbe esserci anche il Milan. Spero si diffonda maggiormente tra le ragazze questo sport, da piccola giocavo con i maschi nella piastra di Sacro Cuore a Schio. Vedo che ci sono sempre più ragazze che si avvicinano al calcio ed è una cosa positiva». Della vicenda Ronaldo che pensa? «Non seguo molto il calcio professionistico - spiega - ma simpatizzo per il Torino da quando mio padre, tifoso granata, mi portò a vedere un Torino-Fiorentina. Di Ronaldo posso solo dire che è un grande giocatore». Che tipo di giocatrice è Bianca Giulia Bardin? «Sono un centrocampista, nel Verona devo anche fare gioco, ma diciamo che sono più simile a Gattuso che a Pirlo come tipo di giocatrice. Quest’anno ho giocato praticamente tutte le partite, tranne due in cui sono entrata nel secondo tempo». Come si è avvicinata al calcio? «All’inizio giocavo a calcio a cinque - spiega - poi giocavo con mio fratello, centrocampista pure lui, e con gli amici. Tra Sacro Cuore e i Salesiani è cresciuta la passione per questo sport». Il nonno le dà consigli? «Il nonno mi segue sempre e ha sempre consigli tattici da darmi. Ha un giardino con due porticine dove io e mio fratello giocavamo, ha un grande entusiasmo e una grande passione, conosce un sacco di giochi e ci divertivamo con lui». Intanto Bianca Giulia a soli diciotto anni si gode anche la convocazione in Nazionale (parla infatti dal ritiro di Formia) dove le azzurrine stanno preparando la fase finale degli Europei che si giocheranno tra poco in Svizzera (l’Italia debutterà domani con l’Olanda). «Sono una delle più giovani del gruppo, ho fatto un buon ritiro». E da domani, quindi, si farà sul serio. Con la consapevolezza che da questo Europeo possono arrivare delle soddisfazioni.

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