«Una persona sconosciuta, presumibilmente all'epoca caro amico di Michael Schumacher avrebbe scattato di nascosto delle foto del sette volte campione del mondo di Formula 1 disteso sul letto e, una volta fatte uscire dalla villa di Gland - secondo gli inquirenti tedeschi - le avrebbe offerte a diverse testate giornalistiche europee chiedendo in cambio una cifra superiore al milione di euro».
Speculazione e accanimento continuano a circondare la vita di Michael Schumacher, da 9 anni alle prese con una dura riabilitazione successiva all'incidente sugli sci, accaduto il 29 dicembre 2013 a Meribel, in Francia. Una tragedia che lo spedì in un cono d’ombra e mistero sulle sue condizioni.
Le immagini rubate
Già nel 2020 secondo quanto riportato dal tabloid inglese 'The Mirror' delle foto di Schumi definite «macabre», rubate all'interno della sua casa in Svizzera in cui stava svolgendo la riabilitazione, sarebbero state messe in vendita alla cifra di 1 milione di sterline, al cambio del tempo 1.185.000 euro.
Ora la conferma. Una delle poche persone che aveva accesso alla villa svizzera di Gland dell’ex pilota Ferrari, aveva tradito il riserbo della famiglia legato alle condizioni fisiche e mentali del campione tedesco.
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Le indagini
Dalla procura di Offenburg, nel Baden-Württemberg, in Germania, sono arrivati dettagli sulla vicenda che circa due anni fa turbò ulteriormente la serenità della famiglia dell’ex campione di Formula 1.
A distanza di due anni, dalla procura tedesca hanno archiviato il caso senza essere riusciti a individuare un responsabile. Dagli uffici dei pubblici ministeri della procura, però, sarebbe emersa la conferma.
In spregio al rispetto della privacy e del senso del pudore, il responsabile avrebbe scattato diverse foto del pluricampione automobilistico disteso sul letto e le avrebbe offerte a diverse testate giornalistiche europee, chiedendo in cambio un milione di euro. Nessun giornale avrebbe accettato di pagare la cifra e di pubblicare le immagini.
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La denuncia della moglie Corinna
Al tempo la moglie di Michael, Corinna, si era subito attivata per difendere la privacy e la sicurezza dell’ex pilota di Ferrari e Mercedes, sette volte campione del mondo di F.1. Corinne si era rivolta ai suoi avvocati e alla polizia svizzera per impedire che queste foto potessero essere pubblicate, alimentando così ulteriori speculazioni sulle sue reali condizioni.
Subito dopo l’episodio, la famiglia, compreso il figlio e giovane campione di Formula 1 Mick Schumacher, si era trasferita in Spagna, in una villa alle Baleari.
Alla villa in Svizzera prima, e a quella di Maiorca ora, hanno accesso solo i familiari più stretti, alcuni collaboratori e qualche amico intimo come Jean Todt. Gli altri sono l’ex collega pilota, il trevigiano Luca Badoer, e, probabilmente, lo storico ufficio stampa Sabine Kehm.