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L'intervista

Paolo Conte Bonin: «La 4X200 è stata mega difficile. Ma con quel coreano stanco... »

È tornato a Stroppari di Tezze con due medaglie dai Mondiali di nuoto in vasca corta in Australia.
Paolo Conte Bonin ha conquistato due medaglie ai Mondiali in Australia
Paolo Conte Bonin ha conquistato due medaglie ai Mondiali in Australia
Paolo Conte Bonin ha conquistato due medaglie ai Mondiali in Australia
Paolo Conte Bonin ha conquistato due medaglie ai Mondiali in Australia

La tosse è piuttosto fastidiosa, conseguenza di una settimana di gare all'aperto in un clima non propriamente estivo a dispetto della stagione a quella latitudine. E in effetti il fatto di dover gareggiare all’aperto con temperature tutt’altro che favorevoli qualche malumore l’ha generato tra i partecipanti ai Mondiali in vasca corta. A parte questo, per Paolo Conte Bonin il rientro dall'Australia non poteva essere più dolce. Il ventenne di Stroppari di Tezze sul Brenta torna infatti con due medaglie al collo, una d'oro, nella staffetta 4x100 stile libero maschile, e una di bronzo, in quella 4x200 stile. 

Poteva chiedere di più a questa sua prima grande avventura internazionale? 
Penso proprio di no, forse l'unico rammarico è non aver disputato la finale 4x50 stile libero maschile, ma va benissimo così. Sinceramente non mi aspettavo di ottenere questi risultati anche se ero andato in Australia per fare il meglio possibile e con delle aspettative comunque importanti. 

Com’è riuscito a gestire così brillantemente la tensione alla sua prima vera esperienza internazionale? 
Non so, al tirar delle somme non me ne sono nemmeno reso conto. Probabilmente aver fatto solo staffette e non gare singole mi ha in qualche modo aiutato. In un gruppo ci si aiuta a vicenda a rimanere calmi e la tensione la senti meno. 

Ci racconti di quella fantastica 4x100 che si è conclusa con il record mondiale 
Sapevamo che potevamo farlo, io ho dato tutto, ma alla fine è stato merito di Thomas (Ceccon) se ci siamo riusciti. In ogni caso è stata un'emozione veramente bellissima. 

E il bronzo nella 4x200?

Qui il merito è soprattutto suo che ha fatto il miglior tempo. Si trattava di una staffetta mega difficile dove non c'erano particolari aspettative. Sapevamo che il massimo cui potevamo puntare era questo ma non era certamente facile. Il mio tempo è stato merito anche del coreano che nella corsia accanto ho visto stanchissimo nel finale così ho dato ancora di più di quello che avevo per superarlo. Il mio allenatore Claudio Rossetto mi aveva raccomandato di prendere la subito la sua scia e di sfruttare l'onda: l’ho ascoltato e così ho fatto. Sono molto contento di questo risultato anche perchè i 200 non li avevo certamente preparati. 

Oltre a due straordinarie medaglie che cosa le hanno dato questi mondiali? 
Sicuramente questa esperienza è uno stimolo in più per guardare avanti. Dallle gare in Australia è arrivata una maggiore sicurezza personale per aver dimostrato a me stesso quello che sono in grado di fare. 

Mamma Monica, Papà Gianfranco e suo fratello Luca cosa le hanno detto? 
Sono molto felici, ma li ho sentiti solamente solo per telefono. Ora che sono di ritorno per la Coppa Brema e per il Natale sarà diverso. E poi non vanno dimenticati i miei due allenatori del Centro Nuoto Tezze, Alessandro Chinellato e Fabio Donanzan e tutti quanti li. Se sono arrivato fin qui è molto merito loro che mi hanno spinto a trasferirmi a Ostia al centro federale per potermi migliorare.

 

Antonio Simeone

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