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Atletica

Mondiali, Bellò rischia la caduta e viene ripescata per la semifinale degli 800

Elena Bellò al traguardo (Foto Giancarlo Colombo/Fidal)
Elena Bellò al traguardo (Foto Giancarlo Colombo/Fidal)
Elena Bellò al traguardo (Foto Giancarlo Colombo/Fidal)
Elena Bellò al traguardo (Foto Giancarlo Colombo/Fidal)

L’imprevisto che non ti aspetti a 100 metri dal traguardo. Elena Bellò (Fiamme Azzurre) avanza alle semifinali degli 800 metri ai Mondiali di Eugene in virtù del ripescaggio da parte della giuria in quanto è stata danneggiata dalla caduta dell’australiana Bisset nella fase saliente della gara quando si trovava in ottima posizione a fianco dell’argento olimpico Hodgkinson.

La 25enne di Villaverla, allenata da Alessandro Simonelli, interpreta molto bene la gara correndo, nei primi 600 metri,  nella scia della battistrada. Quando la britannica Kelly Hodgkinson lancia la volata l’azzurra è pronta a rispondere e i giochi sembrano fatti senza particolari problemi. Poco prima del rettilineo finale, però, la slovena Anita Horvat si sposta lateralmente, tocca l’australiana Bisset che cade sulla vicentina che inciampa e incespica ma riesce a stare in piedi perdendo contatto con le prime e chiudendo al sesto posto in 2’02”78. Passaggio diretto del turno per le prime tre delle sei batterie e dei tre migliori tempi di ripescaggio. La squadra azzurra ha presentato immediatamente ricorso e la giuria d’appello ha ammesso la Bellò alle semifinali di questa sera in programma alle 18:35 (3.35 italiane di sabato).

 

«Prima dell’ultimo rettilineo mi trovavo in testa alla gara - spiega l’azzurra - vicino alla britannica. Mi sentivo così bene che ho detto “adesso cambio e provo a batterla”, poi ho sentito un piede e ho perso l’equilibrio, stavo per cadere a terra ma la forza della volontà mi ha fatto rialzare e continuare la gara. Sono stata riammessa, non poteva finire così questo Mondiale. Non mi aspettavo che l’australiana conducesse la gara, avevo intenzione di tirarla io. Dopo il 200 ho visto che continuava a spingere e siamo passate forte. Ho seguito la Hodgkinson con l’intenzione di mettermi nella sua scia nel momento in cui cambierà ritmo, lei è solita cambiare nel rettilineo opposto all’arrivo concludendo in progressione». La mezzofondista di Villaverla, semifinalista ai Giochi Olimpici, gareggerà nel terzo round dove ritroverà la campionessa olimpica Athing Mu. Si qualificano per la finale le prime due di ogni semifinale e i migliori due tempi di ripescaggio. 

Chiara Renso

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