<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
PALLAVOLO

Marchetti, mago degli ace: «Vi spiego il mixed serve»

Mauro Marchetti
Mauro Marchetti
Mauro Marchetti
Mauro Marchetti

I segreti di un servizio vincente? Li insegna Mauro Marchetti, tecnico bassanese, docente nazionale e allenatore di 3° grado, confermato nello staff tecnico del Consorzio Vero di Monza in serie A con il compito specifico di allenatore del servizio sia per la squadra maschile che femminile. C’è il suo lavoro dietro la grande performance dai nove metri che ha consentito agli uomini di chiudere la stagione regolare in Superlega al terzo posto, dietro Trento e Civitanova, la speciale classifica degli ace, 140 in 22 partite. Numeri importanti anche nel femminile: al termine della stagione finita in semifinale scudetto contro Novara, le brianzole hanno collezionato il maggior numero di ace, 154 in 29 partite e 112 set giocati, 1,37 ace per set. Conegliano, campione d’Italia, ha chiuso con 147 ace in 30 partite e 101 set giocati con 1,47 ace per set. L’ex allenatore della Minetti Vicenza (dal 99 al 2003) risponde al telefono in un momento libero dai tanti impegni tipici di inizio preparazione. «La figura del coach che segue esclusivamente il servizio in Italia c’è solo a Monza, è stata inserita a dimostrazione dell’importanza di questo fondamentale che dopo l’attacco è quello che pesa maggiormente sul risultato finale. Soprattutto nel maschile fino a qualche anno fa - ma ora anche nel femminile - se non batti aggressivamente costringendo a una ricezione difficoltosa, con il gioco sempre più veloce si fa fatica a vincere. I principali aspetti sui quali abbiamo lavorato e che si possono migliorare sono la velocità di uscita della palla, trovare i sistemi per aumentarla. La battuta è un “vestito” sul giocatore in base alle sue caratteristiche antropometriche, è un equilibrio, ad esempio posso saltare di più dentro al campo e guadagnare in forza ma perdere in altezza. Prese le caratteristiche dei giocatori e incrociandole con parametri di velocità che influiscono aereodinamicamente sul pallone, possiamo andare a ricercare degli effetti float sulla palla». Non sempre la potenza è la chiave. «Stiamo studiando molto negli ultimi anni molto il modello “mixed serve”, dove si combinano parte degli aspetti della battuta float e parte della battuta spin, si mischiano le due tecniche. Nel maschile ha preso molto piede, nel femminile un po’ meno perché alla base serve un salto spin potente, ma si sta cominciando anche lì». C’è dunque la mano del 48enne tecnico basssanese, autore di diversi libri sulla pallavolo, a rendere grande la stagione di Monza che nel maschile ha raggiunto la semifinale scudtto e nel femminile ha vinto in Europa la Cev Cup. Intanto uscirà a breve il suo prossimo libro, dopo la “Pallavolo dall’A1 alla Z”, l’eserciziario 2 che riguarda l’approccio al volley sistemico, ideato e scritto durante il lockdown . 

Antonio Villani

Suggerimenti