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Il personaggio

Il "samurai" di 87 anni e le magie sul tatami

Luciano Filippozzi compirà 87 anni tra pochi giorni, ma ha entusiasmo ed energia da vendere
Luciano Filippozzi compirà 87 anni tra pochi giorni, ma ha entusiasmo ed energia da vendere
Luciano Filippozzi compirà 87 anni tra pochi giorni, ma ha entusiasmo ed energia da vendere
Luciano Filippozzi compirà 87 anni tra pochi giorni, ma ha entusiasmo ed energia da vendere

L'ultimo samurai (vicentino). Se un giorno Luciano Filippozzi dovesse decidere di scrivere un'autobiografia, non potrebbe che intitolarla rifacendosi al famoso film. Proprio così, perché a quasi 87 anni (data di nascita 26 marzo 1935) si diverte ancora come un giovincello sul tatami con il suo adorato Aikido tra tecniche, prese e uso del bastone, seguito dal maestro Livio Zulpo. «Dopo aver praticato sport in generale - prevalentemente tennis - a 50 anni ho fatto il mio primo approccio con le arti marziali e mi sono iscritto al Karate; l'ho praticato un solo anno perché non era molto incline alle mie caratteristiche e così su invito di un mio amico (Vincenzo) ho deciso di buttarmi con l'Aikido...da lì è iniziato tutto.

Amore a prima vista «È proprio così - riprende Filippozzi, che vive a Laghetto -. Sono ormai 36 anni che pratico questo sport che coinvolge lo spirito, la mente e l'energia in una sfera molto più larga del puro lato fisico. L'Aikido non è un'attività basata sulle categorie e devo dire che non essendo alto e nemmeno robusto questa cosa mi ha dato una forte spinta. Un giorno sono rimasto senza parole quando facendo una tecnica con estrema dolcezza ho atterrato per la prima volta una persona di quasi due metri. Non potrò mai dimenticare che una sera l'allora maestro Piero Savegnago mi disse di colpirlo in testa con un bastone. Lì per lì rimasi alquanto titubante e nell'esecuzione del movimento in un primo momento andai molto piano per paura di potergli fare male; Savegnago mi fermò invitandomi a colpire con tutta la forza e così allora feci... alla fine mi ritrovai scaraventato due metri in avanti e senza bastone in mano. Questo mi servì a capire che, nello sport come nella vita, non bisogna mai entrare in contrasto con la forza dell'altro, ma sfruttare l'impeto e l'energia altrui al meglio».

Grazie Liviana Filippozzi ormai è un veterano del tatami: «Preferisco divertirmi su un tappeto piuttosto che rimanere seduto su una "carega". Ringrazio mia moglie Liviana, che non ha mai contrastato questa mia passione anche se ultimamente - dice in tono scherzoso Filippozzi (cintura nera quarto dan) - inizia a pressarmi dicendomi di stare attento perché non sono più un ventenne. A mio parere non esiste la vecchiaia come status. Anzi, bisogna sempre essere giovani dentro».

I segreti Ma come si fa... a rimanere giovani? «Ho semplicemente cercato di condurre una vita regolare e sana prestando attenzione a seguire le normali abitudini come, ad esempio, non eccedere a tavola. Dico sempre che per la vecchiaia non ci sono alternative, per la senilità non ci sono scuse». Si chiude con un pensiero ai ragazzi: «Ho intrapreso la strada dell'Aikido a 51 anni e questo è un rimpianto perché se avessi iniziato a 20 anni sarebbe stata un'altra cosa. Credo ciecamente che lo sport in generale sia vita, auguro ad ogni ragazzo di poterlo praticare il più a lungo possibile».

Francesco Meneguzzo

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