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Hockey inline

Il primo scudetto dei Diavoli: Vicenza è "zona tricolore"

Il capitano Luca Roffo solleva ill primo scudetto dei Diavoli. FOTO VANESSA ZENOBINI/FISR
Il capitano Luca Roffo solleva ill primo scudetto dei Diavoli. FOTO VANESSA ZENOBINI/FISR
Il capitano Luca Roffo solleva ill primo scudetto dei Diavoli. FOTO VANESSA ZENOBINI/FISR
Il capitano Luca Roffo solleva ill primo scudetto dei Diavoli. FOTO VANESSA ZENOBINI/FISR

Vicenza è diventata zona tricolore. La MC Control è campione d'Italia. Per la prima volta nella sua storia. Uno scudetto cercato, meritato e arrivato al termine di una rincorsa lunga 23 anni, ma soprattutto di una rimonta da urlo: da 0-2 a 3-2 nella serie per il titolo; impresa mai riuscita a nessuno in una finale. E una rimonta c'è stata pure nella "bella", decisa dagli episodi.

Stagione praticamente perfetta quella dei Diavoli, condotta dall'inizio alla fine e illuminata dalla classe cristallina della stella americana Nathan Sigmund. Lui ha trascinato, e cambiato, i compagni. Lui, insieme ad Andrea Delfino, ha fatto la differenza contro un orgoglioso Milano che, dopo otto anni di tirannia, abdica a testa alta, forse nella serata della sua miglior prestazione della serie, ma che ha pagato le qualità dei berici e pure le difficoltà di un anno tribolato (con la tegola dell'infortunio a Barsanti nei playoff) che probabilmente chiude il ciclo di un gruppo che ha scritto la storia dell'hockey inline.

E Vicenza, da ieri, inizia a riscrivere la storia al tramonto di una gara5 intensa che non ha tradito. Nelle fasi iniziali più ritmo, meno tattica, ma non durerà a lungo. Equilibrio, poche occasioni, tante battaglie. Si lotta, e si lotterà, su ogni disco. I dettagli potrebbero fare la differenza, come la superiorità numerica in favore dei Diavoli al 7', ma i biancorossi non creano particolari pericoli.La "bella" si infiamma nella ripresa. Al 2'24" cambio lungo della prima linea, ripartenza letale Ferrari-Banchero. Milano avanti. Vicenza accusa, ma resta lucida e, in superiorità numerica, pareggia: Mai respinge il tiro di Delfino, non il tap-in di Sigmund. Subito dopo power-play per i rossoblù, Vicenza trema un paio di volte, ma in qualche modo si salva e, quasi allo scadere della penalità, colpisce con una rasoiata del grande ex Delfino. Vicenza fiuta lo scudetto, ma un sanguinoso errore in uscita di Baldan viene punito da Lettera. Di nuovo equilibrio. E chi può romperlo se non l'uomo della provvidenza? Oh yes, Pace recupera un disco e lo fa arrivare a Sigmund che in "back" riporta i Diavoli a un passo dal titolo. Lo statunitense, però, rimedia 2' di penalità e il finale è in apnea. Assalto Milano, brividi, Vicenza resiste, il tempo scorre: tre, due, uno, campioni!

Premiazioni self service in tempo di pandemia; poi è il vicesindaco di Vicenza Matteo Celebron a consegnare la coppa al capitano Luca Roffo. «Finalmente! Una gioia incredibile, stento ancora a crederci, abbiamo disputato un campionato fantastico. Se c'era una squadra che poteva ribaltare questa serie eravamo noi. Vincere contro un grande Milano dà ancora più valore a quello che abbiamo fatto».

Stefano Angonese

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