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Pattinaggio velocità

Ghiotto non si ferma: «Felice dell'argento, ma forse dovevo gestire di più le energie»

Dopo la splendida gara chiusa al secondo posto ai Mondiali di Heerenveen, l'analisi dell'atleta vicentino

Dopo l'argento nei 5mila metri ai Mondiali di pattinaggio di velocità in corso ad Heerenveen, Davide Ghiotto analizza la sua prestazione, non nascondendo la felicità: «Il risultato - dice - mi riempie di gioia. La gara non è stata all'insegna della regolarità: a conti fatti sarei dovuto partire più tranquillo per evitare di perdere nel finale. Ma non avendo nella mia batteria un avversario con cui confrontarmi allo stesso livello, ho deciso di iniziare a tutta».

Ghiotto entra quindi nel dettaglio della sua analisi: «Nella mia ottica - spiega - c'era l'idea di creare difficoltà a Roest. Volevo provare a stuzzicarlo e, perché no, magari mandarlo in crisi dal punto di vista della tenuta mentale. Nei primi giri mi sentivo davvero bene mentre alla fine la fatica si è sentita. Lui, invece, ha gestito alla grande e come da pronostico ha vinto».

Domenica i 10 mila metri

Fra i due protagonisti della pista lunga regna il rispetto e la stima: «Sono molto contento della mia gara - continua Ghiotto - e anche del suo successo, perché è una persona di valore che si merita le vittorie. Arrivare a soli due secondi da lui mi dà fiducia: di solito nei grandi appuntamenti Roest riesce a infliggere un distacco maggiore agli avversari». La rivincita è in programma domenica, nei 10mila, distanza in cui il 29enne di Altavilla ha avuto la meglio nell'unico scontro diretto stagionale in Coppa del mondo: «Ce la possiamo giocare ad armi pari - conclude - e io arrivo a questo appuntamento con il pieno di ottimismo».

Alberto Vigonesi

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